Scott McTominay si sta rivelando un elemento chiave per il Napoli, capace di sbloccare partite cruciali e unire il gruppo sotto la guida di Antonio Conte. Alto, energico, e con un’infinita capacità di adattarsi a ogni situazione di gioco, il centrocampista scozzese si è integrato alla perfezione nella squadra partenopea.
McTominay: un leader silenzioso ma decisivo
Come sottolinea il Corriere dello Sport, anche se non padroneggia ancora la lingua italiana, McTominay comunica con un codice universale: il linguaggio del calcio. Lo ha dimostrato contro il Torino, segnando un gol tanto difficile quanto decisivo. Con solo il 6% di probabilità di segnare, secondo le statistiche, ha trovato il varco perfetto con un sinistro, piede che non è il suo preferito, sfruttando un assist magistrale di Kvaratskhelia. Questo gol, arrivato al 31° minuto, non è stato celebrato in solitaria, ma con un abbraccio collettivo alla panchina, simbolo dello spirito di squadra che Conte ha saputo costruire. Un gesto che evidenzia quanto sia forte l’unione tra i giocatori, dai titolari agli elementi che trovano meno spazio. Dal suo arrivo, McTominay ha ricoperto diversi ruoli, adattandosi alle esigenze del tecnico: prima accanto a Lukaku in posizione avanzata, ora come mezzala sinistra in un 4-3-3. La sua presenza è indispensabile per equilibrare le due fasi di gioco, coprendo gli spazi lasciati da Kvaratskhelia e supportando Olivera sulla fascia. La sua condizione fisica eccezionale e la corsa continua lo rendono un catalizzatore di energia e un punto di riferimento per compagni e allenatore. Con il gol contro il Torino, McTominay raggiunge quota tre reti in campionato, eguagliando un altro scozzese, Adams del Torino. Questo risultato non è solo un traguardo personale, ma una conferma del suo impatto nella Serie A. Antonio Conte non ha dubbi sulla centralità del suo “supereroe scozzese”.