Durante la cerimonia del Premio Bearzot al Salone del CONI di Roma, Antonio Zappi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è intervenuto pubblicamente per affrontare diversi temi caldi legati al mondo arbitrale. Dai riconoscimenti individuali alle prospettive future del VAR, Zappi ha delineato una linea di apertura, innovazione e rinnovamento generazionale.
Andrea Colombo è il vincitore del Premio Farina, riconoscimento dedicato agli arbitri emergenti. Una scelta, spiega Zappi, dettata da motivazioni tecniche e comportamentali: “Per qualità, stile e per la sua tempestività nell’assunzione delle decisioni. Mentre un telespettatore valuta se va presa una decisione, Andrea Colombo l’ha già presa”. Un attestato di stima che sottolinea la prontezza e l’efficacia del direttore di gara, ormai stabilmente tra i più apprezzati della nuova generazione.
Ma è sul fronte dell’innovazione tecnologica che il numero uno dell’AIA ha espresso la volontà di aprire nuovi orizzonti per il calcio italiano. L’obiettivo è rendere il processo decisionale del VAR più accessibile e comprensibile per pubblico e addetti ai lavori: “La comprensione può aiutare”, ha detto, spiegando come questo possa avvicinare la Serie A a sistemi già rodati in altri sport, come il challenge del tennis. Zappi ha chiarito che la decisione finale spetta all’IFAB, ma ha confermato la disponibilità a ogni tipo di sperimentazione, nel segno della trasparenza.
Il presidente AIA ha poi affrontato il tema del ricambio generazionale nel corpo arbitrale, rassicurando sulla presenza di nuove leve già pronte per prendersi la scena. “Non è difficile il ricambio generazionale, come dimostra anche la presenza di Colombo. Come in ogni società c’è un cambio da fare, ma abbiamo dei giovani dal grande futuro”, ha concluso Zappi, lanciando un messaggio di fiducia e visione per il futuro dell’arbitraggio italiano.