Gyorgy Garics, doppio ex di Bologna e Napoli, ha offerto la sua lettura della sfida del ‘Dall’Ara’, in programma in un momento chiave della stagione. Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, l’ex terzino ha sottolineato la natura tattica dell’incontro, che vedrà in campo due squadre in forma ma con obiettivi e pressioni differenti.
“Il Bologna gioca bene, ma non è imbattibile”, ha premesso Garics, elogiando il lavoro di Vincenzo Italiano e la mentalità offensiva della squadra rossoblù. Tuttavia, secondo il difensore austro-ungarico, che ha vestito la maglia emiliana per cinque stagioni e quella azzurra per due, i felsinei potrebbero affrontare il match con un approccio più accorto, consapevoli della posta in palio e della solidità dell’avversario.
“Mi aspetto un Bologna più tattico che spettacolare”, ha proseguito Garics, sottolineando come la pressione sia tutta sulle spalle del Napoli, che non può permettersi di perdere terreno dall’Inter, impegnata in trasferta a Parma in una gara sulla carta più agevole.
Uno dei temi centrali evidenziati dall’ex difensore riguarda la corsia di destra del Napoli, da lui definita “un punto di forza evidente”: “L’intesa tra Di Lorenzo e Politano è straordinaria. Conosco bene quel ruolo, e posso dire che Di Lorenzo è un grande calciatore, mentre Politano sta vivendo un momento davvero brillante”. La sinergia tra i due rappresenta una delle chiavi offensive più efficaci del Napoli, anche se Garics non dimentica il valore complessivo della rosa: “Non togliamo meriti all’altra fascia o al resto della squadra. Il Napoli è secondo in classifica non per caso”.
Il confronto tra Bologna e Napoli, secondo Garics, si giocherà principalmente sulle corsie esterne, dove entrambe le squadre possono contare su interpreti di alto livello. Tuttavia, nel bilanciamento delle forze, il centrocampo potrebbe essere il vero ago della bilancia, dove l’intensità e l’organizzazione tattica faranno la differenza.
“Sarà una partita importante, molto tesa, con poche emozioni”, ha concluso Garics, sottolineando come il contesto e la classifica spingeranno le squadre a un atteggiamento prudente, privilegiando l’equilibrio alla spettacolarità.