Giovanni Di Lorenzo e Matteo Politano non sono nati a Napoli, ma oggi incarnano lo spirito azzurro meglio di chiunque altro. Arrivati entrambi nel periodo di ascesa della squadra partenopea, hanno saputo conquistare i tifosi, trasformandosi in punti di riferimento per il gruppo. Ora, sotto la guida di Antonio Conte, sono diventati i leader carismatici della squadra, simboli di una rinascita che punta dritta al tricolore.
Da outsider a leader: la metamorfosi di Di Lorenzo
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, quando Conte è approdato a Napoli, il futuro di Di Lorenzo sembrava incerto. Dopo una stagione complicata e segnata da un crollo improvviso dalla vetta alla mediocrità, il capitano si era trovato sul mercato. Ma il tecnico leccese ha immediatamente bloccato la sua cessione, facendone il pilastro della sua nuova difesa.
“È incedibile”, aveva detto Conte, affidandogli la fascia da capitano senza esitazioni. Da quel momento, Di Lorenzo ha ritrovato la sua dimensione: titolare inamovibile per 35 partite su 36, sempre in campo per 90 minuti, sia come braccetto destro in una difesa a tre, sia come terzino nel 4-3-3.
Il primo gol dell’era Conte? Proprio il suo, sotto la Curva B del Maradona, un segnale di leadership che ha sancito il ritorno di Di Lorenzo come guida emotiva e tecnica della squadra.
Politano, il jolly di Conte
Se per Di Lorenzo il processo di riabilitazione è stato complesso, per Politano è stato un ritorno alle origini. Conte lo aveva già allenato all’Inter e sapeva come sfruttarne le caratteristiche. L’esterno si è trasformato in un jolly tuttofare, capace di sacrificarsi in copertura ma anche di essere decisivo in fase offensiva. Nel 3-5-2 o nel 4-3-3, Politano ha sempre dato il massimo, diventando il collante tra difesa e attacco. La sua intesa con Di Lorenzo è totale: uno si allarga, l’altro si inserisce; uno crea spazio, l’altro lo occupa. Due gemelli diversi, ma complementari, che hanno ritrovato fiducia e incisività sotto la gestione Conte.
Dall’incubo alla rinascita: il Napoli di Conte
Di Lorenzo e Politano rappresentano la rinascita di un Napoli passato in pochi mesi dallo scudetto mancato al baratro. Conte ha ricostruito un gruppo in crisi di identità, ripartendo dai leader storici e ridando loro centralità. Di Lorenzo è tornato il leader carismatico che si assume le responsabilità, mentre Politano è diventato il soldato fedele, pronto a coprire ogni zona del campo per il bene della squadra. Con sei gol e quattro assist, Anguissa ha completato il quadro, ma la vera forza del Napoli in questa fase finale di stagione è la catena di destra, quella formata proprio da Di Lorenzo e Politano. Un binario che non ha mai smesso di correre, nemmeno nei momenti più complicati.
Obiettivo scudetto: il Maradona sogna la festa
Con due partite ancora da giocare e un punto di vantaggio sull’Inter, il Napoli ha il destino nelle proprie mani. Di Lorenzo e Politano sanno che il prossimo passo potrebbe portarli direttamente nella storia azzurra: lo scudetto sarebbe la consacrazione definitiva per due giocatori che hanno saputo farsi amare dalla città e dai tifosi, diventando napoletani d’adozione.