A due anni dal trionfo targato Spalletti, il Napoli di Antonio Conte si prepara a riscrivere la storia: lo scudetto numero quattro è lì, a un passo, e per dieci azzurri si presenta l’occasione irripetibile del bis. Un’impresa già compiuta in passato solo da pochi eletti nell’epopea maradoniana.
I reduci del 2023: esperienza e continuità
In porta Alex Meret, pronto a emulare Raffaele Di Fusco, l’unico portiere ad aver vinto due scudetti con il Napoli. In difesa Amir Rrahmani guida il reparto difensivo. A centrocampo Lobotka e Anguissa tengono saldo l’asse mediano: con l’addio di Zielinski, il loro equilibrio è stato completato dall’arrivo dello scozzese McTominay, determinante nell’accelerazione finale. In attacco, Simeone, Raspadori e Politano rappresentano i volti noti del trionfo di due anni fa, con quest’ultimo che ha già un tatuaggio dedicato alla vittoria… e spazio sul polpaccio per un altro.
Completano il gruppo i difensori Mathías Olivera e Juan Jesus, a ribadire una continuità difensiva che Conte ha saputo valorizzare con la sua impostazione tattica.
Di Lorenzo, il capitano come Diego
Al centro del progetto resta Giovanni Di Lorenzo, capitano che sogna di eguagliare Diego Armando Maradona nella classifica dei leader tricolori: due scudetti con la fascia al braccio. Un traguardo che sarebbe storico per chi, un anno fa, aveva anche accarezzato l’idea dell’addio. La sua permanenza, voluta da Conte, si è trasformata in una scommessa vincente.
I magnifici del passato e il club dei “doppioni”
Negli anni di Maradona solo sette calciatori riuscirono a ripetersi dopo il primo scudetto del 1987: Di Fusco, Maradona, Ciro Ferrara, Nando De Napoli, Renica e Bigliardi tra loro. Ora Conte e i suoi possono allargare il club, legando ancora di più l’attuale rosa alla leggenda napoletana.