Napoli, Conte al bivio: Gilmour e Anguissa si giocano un posto a Bologna

Il tecnico riflette sulla mediana: lo scozzese garantisce dinamismo e palleggio, il camerunese forza fisica e leadership

La sfida di Bologna si avvicina e Antonio Conte si trova di fronte a un bivio tattico. In vista di una delle otto “finali” che decideranno il destino del Napoli in questo rush conclusivo di stagione, il tecnico azzurro è chiamato a scegliere chi affiancherà Lobotka e McTominay nella linea mediana: Billy Gilmour o Franck Anguissa. Due profili molto diversi, entrambi fondamentali per motivi differenti. E oggi, come raramente accade, gli opposti si sovrappongono, costringendo Conte a una scelta che va oltre il semplice ballottaggio.

Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, Anguissa rappresenta l’equilibrio atletico e tattico del Napoli. È stato per mesi l’uomo chiave del centrocampo, instancabile box-to-box capace di offrire copertura, transizioni rapide e persino gol: cinque le reti fin qui in stagione. Colosso da 184 centimetri, pilastro nella visione di Conte, è stato sostituito solo tre volte nelle prime 23 giornate. La sua presenza garantisce struttura, forza nei duelli, copertura sulle palle inattive e una costante pressione sulla linea avversaria. In pratica, un totem.

Eppure, dall’altra parte c’è Gilmour, e non uno solo, ma due versioni del mediano scozzese. Il primo, più classico, è stato utilizzato da ottobre come alternativa a Lobotka nel ruolo di regista puro. Il secondo, più recente, ha sorpreso tutti: una variante moderna, capace di affiancare Lobotka, di interpretare il ruolo con elasticità, adattandosi alle esigenze tattiche nate anche dagli infortuni. Con Anguissa fuori, Gilmour ha dato a Conte una nuova chiave di lettura, che ha convinto anche nei momenti più delicati.

Il 4-3-3, tornato protagonista nell’ultima gara contro il Milan, sembra essere il modulo di riferimento per la trasferta emiliana. E in questa configurazione, entrambi possono trovare spazio, ma uno dei due dovrà partire dalla panchina. Conte valuta tutto, anche il minimo dettaglio: resistenza, copertura, capacità di incidere nei duelli o nei fraseggi stretti, soprattutto contro una squadra compatta e organizzata come quella di Thiago Motta.

Anguissa, se pienamente recuperato, parte leggermente in vantaggio. Secondo quanto emerso dalle ultime prove tattiche, il 51% delle possibilità è dalla sua parte. Ma quel 49% lasciato a Gilmour non è trascurabile, anche perché lo scozzese ha mostrato intelligenza tattica, capacità di cambiare ritmo e adattarsi a più fasi di gioco, qualità che Conte ha valorizzato nelle ultime settimane.

La decisione finale verrà presa solo nelle ultime ore. Conte sa che non si tratta solo di scegliere un nome, ma di impostare l’identità stessa della squadra in una gara potenzialmente decisiva. Contro un Bologna solido e ben strutturato, ogni scelta può fare la differenza. E se Anguissa rappresenta il cuore pulsante del Napoli fisico, Gilmour può essere la scintilla creativa e ordinata per rompere i blocchi difensivi.

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