L’ex centravanti azzurro: “Vedendo questo Napoli, rivivo i nostri giorni magici”
Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli vincitore di uno scudetto con il Napoli di Diego Armando Maradona, ha rilasciato un’intervista a Il Mattino: “Vedendo il Napoli in campo, rivivo uei momenti, i nostri giorni magici, ascoltando i discorsi dei tifosi e cogliendo il loro entusiasmo in città. Adesso anche io mi trovo dall’altra parte della barricata. Con questo voglio dire che sono anche io un tifoso di questi ragazzi che stanno facendo onore al Napoli e a Napoli. La fiamma dell’entusiasmo era rimasta sempre accesa, a prescindere dai risultati. Ma stavolta è tutto differente. In campo e fuori. Perchè differente? Guardate i ragazzi in campo. C’è un gruppo veramente unito e lo vedi dai comportamenti. Non si pensa al singolo, c’è l’atmosfera giusta nello spogliatoio perché si accettano le decisioni di Spalletti, che dà adeguato spazio a ogni componente della rosa. Guardate i ragazzi dopo un gol. Si abbracciano tutti, a prescindere da chi segna. Anche per noi era così”.
“Pressioni della piazza? Ricordo i miei tempi. Non eravamo abituati a gestire la tensione: ci aiutava Maradona quando saliva l’adrenalina. La sua personalità, la sua gioia di giocare, la sua voglia, che diventò la nostra, di regalare un sogno ai tifosi. Ecco, questa forza ci trasmise Diego e per questo già nell’allenamento del mercoledì non vedevamo l’ora che arrivasse la domenica e si potesse giocare. E Maradona ci diceva: Ragazzi, vinciamo e diventeremo immortali. In questo Napoli non c’è Diego ma c’è la stessa voglia di realizzare l’impresa. Kvaratskhelia e Osimhen riescono a fare la differenza perché sono unici: con le loro qualità riescono a spezzare le catene del tatticismo che domina nel nostro campionato, seguono l’istinto. Guardate i dribbling di Kvara e la confusione che fa Victor. Due valvole impazzite, scompaginano i disegni tattici degli avversari”.