NAPOLI-LECCE LE PAGELLE – Le valutazioni della redazione di SiamoilNapoli.it a Calzona e ai partenopei in campo in Napoli-Lecce.
Meret 6: può solo guardare sibilare di fianco a sè il tiro di Dorgu che scheggia il palo. Per il resto è spettatore non pagante.
Di Lorenzo 6: rischia tantissimo nella prima frazione, perdendosi la marcatura di Dorgu che poi fortunatamente colpisce il legno. Poi cresce in attenzione e presenza. Esce tra i fischi (dall’84’ Mazzocchi sv).
Ostigard 6: chiamato molte volte ad impostare, non esattamente il suo mestiere. Dietro è attento, si rende anche pericoloso con un tiro alto.
Juan Jesus 6: dà l’addio al Napoli con una prestazione ordinata.
Olivera 7: migliore in campo. Corre tantissimo e non si risparmia sia dietro che in avanti. Crea superiorità saltando l’uomo ma sa anche sporcarsi le mani in chiusura. Il Napoli potrà contare su di lui nella prossima stagione.
Anguissa 5.5: un po’ indolente, manovra troppo lentamente, raramente accelera e si inserisce.
Lobotka 6: lavora bene fra le linee ma, come anche Anguissa, troppo spesso va dai difensori in fase di impostazione anzichè verticalizzare. Le rare volte in cui ci riesce, però, il Napoli si rende pericoloso.
Cajuste 6: nel primo tempo Calzona lo richiama più di una volta, lo vuole più alto. Quando finalmente lo ascolta va vicinissimo al gol, colpendo il palo (dal 65′ Osimhen 5.5: saluta con una prestazione opaca).
Politano 5.5: mai realmente in partita nella prima frazione. Giustamente sostituito (dal 46′ Ngonge 6.5: infiamma lui la partita rendendosi molto pericoloso non appena mette piede in campo. Sfortunato nell’occasione della traversa perchè il tiro era potente e preciso).
Simeone 5.5: in una sola occasione si libera bene e calcia alto di poco, ma per il resto delude (dal 46′ Raspadori 5.5: entra e dà subito una scossa con una conclusione alta. Poi un paio di errori grossolani di distrazione).
Kvaratskhelia 5.5: nel primo tempo sbatte ripetutamente contro la difesa giallorossa, nel secondo alza un po’ il livello, crea superiorità in un paio di occasioni e va anche alla conclusione. Non basta però.