Vent’anni (domani) di regno De Laurentiis: tutti i suoi numeri

Il 6 settembre 2004 il produttore prende il Napoli versando 32,1 milioni al curatore fallimentare. Da allora ha ingaggiato 12 allenatori, comprato 173 giocatori, vinto uno scudetto, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana

de laurentiis

Il 6 settembre 2004, Aurelio De Laurentiis rileva il Napoli, salvando la società dal fallimento con un investimento di 32,1 milioni di euro. Inizia così un’era che trasforma il club, portandolo dai bassifondi della Serie C fino ai vertici del calcio europeo. Un percorso costellato di successi, ma anche di polemiche e strategie finanziarie audaci, che caratterizzano il modo unico del presidente di gestire il Napoli.

Dall’acquisizione al successo europeo: la storia di De Laurentiis al Napoli

Come ricorda il Corriere dello Sport, quando De Laurentiis prende in mano le redini del Napoli, la società è ridotta a un pezzo di carta: nessun giocatore, nessuna infrastruttura. L’imprenditore cinematografico, ispirato dai modelli internazionali, come l’australiano Rupert Murdoch, vede nello sport un settore redditizio e scommette sulla rinascita del club. Partendo dalla Serie C, in pochi anni riesce a riportare il Napoli in Serie A, garantendo alla società una presenza costante nelle competizioni europee. Il segreto del successo di De Laurentiis sta nella sua abilità di combinare la passione calcistica con un approccio economico rigoroso. La sua politica delle plusvalenze, in particolare, è leggendaria: ha acquistato giocatori come Cavani e Higuain a prezzi relativamente bassi, per poi venderli a cifre astronomiche. Tuttavia, non tutte le sue scommesse si rivelano vincenti, come nel caso di Osimhen, acquistato per 70 milioni dal Lilla, senza però riuscire a rivenderlo al prezzo della clausola rescissoria.

De Laurentiis è noto per il suo carattere forte e il linguaggio colorito. Non teme di esprimere opinioni forti, attaccando spesso istituzioni come la Federcalcio e la Lega Serie A, che considera organismi obsoleti. Ha criticato anche le piccole squadre, sostenendo che non portano abbastanza ricavi. Le sue polemiche con i giornalisti sono frequenti, etichettandoli spesso come “iettatori e rompic***i“. Durante la sua presidenza, De Laurentiis ha vinto uno scudetto, tre Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Sotto la sua guida, il Napoli ha partecipato a nove edizioni della Champions League e otto dell’Europa League. Tuttavia, i rapporti con gli allenatori non sono stati sempre idilliaci. Ben quattro tecnici lo hanno lasciato per progetti più ambiziosi, mentre sette sono stati esonerati. Tra questi, Spalletti ha portato il Napoli allo scudetto, ma ha poi lasciato la squadra per divergenze con il presidente. La sua gestione imprenditoriale lo ha reso uno dei personaggi più importanti del calcio italiano, ma anche uno dei più divisivi. Il suo modo di fare, spesso sopra le righe, lo ha portato a scontri diretti con chiunque si mettesse sulla sua strada, rendendolo una figura tanto affascinante quanto complessa. In vent’anni, De Laurentiis ha trasformato il Napoli in un modello di gestione finanziaria vincente, ma sempre con la sua impronta personale: un misto di audacia, ambizione e provocazione che lo rende un protagonista assoluto del calcio moderno.

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