A margine della presentazione del nuovo back sponsor del Napoli Acqua Sorgesana, il presidente partenopeo Aurelio De Laurentiis ha preso la parola con un lungo discorso in occasione dei suoi 20 anni di presidenza. Ecco cosa ha detto.
UN BILANCIO DEI 20 ANNI DI PRESIDENZA. “Il bilancio è ultra positivo perché l’Italia è un paese complicato, Napoli me l’avevano descritta come ingovernabile. E invece si può e si deve lavorare. Io non ho mai fatto una lira prima e un euro dopo di debiti, e questo è sempre stato il mio mantra. Ma se il calcio non va da nessuna parte è perché non si vuole andare da parti diversi”.
IL MODELLO NAPOLI OGGI. “Si dice che il Napoli è un club di passaggio: falso. Oggi non è più solo un club che lancia campioni, ma anche un loro punto di arrivo. Uno dei migliori allenatori è venuto qui. Il Napoli investe oltre 150 milioni di euro nel mercato estivo, e questo è alla base di una valutazione di cambiamento totale. Ripartire da zero significa investire. In un calcio che non rispetta le regole abbiamo dimostrato di rimanere fedeli ai nostri valori, siamo l’altra faccia della medaglia. Il primo pilastro è stato il rinascimento napoletano, dimostrando che si può lavorare con successo. L’autopromozione del kit tecnico è il secondo pilastro, capace di attrarre marchi internazionali. Terzo pilastro: diritti di immagine, deteniamo il 100% dei diritti dei nostri giocatori. Dopo aver portato il club ai vertici del calcio italiano e europeo, ora il Napoli dovrà consacrarsi nella sua indipendenza”
SUL FUTURO. “Il primo progetto sarà il centro sportivo del club. Abbiamo individuato l’area e l’abbiamo proposta al Comune, andrà bonificata e ci siamo già offerti per farlo. Secondo passo sarà l’acquisto e la riqualificazione dello stadio Maradona. Il terzo processo sarà una più forte internazionalizzazione del club. Davanti a noi vedo un futuro ricco di sfide. Nel breve termine avremo l’incredibile vetrina del centenario. Vi stupiremo con effetti speciali. Per quanto mi riguarda, lo spettacolo è appena cominciato. Posso promettervi che il Napoli, con me e la mia famiglia, non indietreggerà mai davanti a comportamenti predatori e interessi privati. A tutela anche dei giocatori e dei nostri tifosi. Il più grande orgoglio è stato vincere rispettando regole e persone, continueremo sempre a competere con questi principi. Dissi che avevo intenzione di rilanciare la città anche grazie al calcio ed oggi ha attenzione globale anche col nostro supporto. Da qui parte un calcio libero, sostenibile ed innovativo”.