Gilmour è un piccolo Lobotka: diamogli tempo e spazio

Gilmour è un piccolo Lobotka: diamogli tempo e spazio. Lo scozzese ha giocato abbastanza bene la sua prima da titolare

Gilmour

Billy Gilmour ha fatto il suo esordio da titolare con il Napoli nella gara di Coppa Italia contro il Palermo, mostrando sprazzi di talento e personalità. Il primo tempo è stato caratterizzato da una prestazione cauta, quasi timida, ma col passare dei minuti Gilmour ha preso confidenza, migliorando visibilmente sia nella gestione del pallone che nel pressing alto.

Com’è andata la prima da titolare per Gilmour

La sua capacità di costruire il gioco partendo da una posizione più arretrata, come un vero perno basso, e di recuperare palla in situazioni chiave, ha contribuito a dare solidità alla manovra. È vero, l’avversario non era tra i più ostici, ma la prestazione di Gilmour merita comunque una valutazione positiva, soprattutto considerando che si trattava della sua prima partita intera da titolare con la squadra partenopea.

Un altro aspetto interessante da sottolineare è l’esperimento del doppio playmaker, che potrebbe diventare una soluzione tattica intrigante per Antonio Conte. L’idea di utilizzare due registi in contemporanea, con Gilmour che affianca il già collaudato Stanislav Lobotka, apre nuovi scenari per il centrocampo del Napoli, offrendo più varianti e profondità nel gioco.

Senza voler azzardare paragoni troppo prematuri, in alcuni momenti della partita è sembrato quasi di vedere un giovane Lobotka. Gilmour ha dimostrato di avere qualità che, se coltivate e affinate, potrebbero rivelarsi preziose per la squadra.

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