Antonio Conte aveva ragione a considerare Giovanni Di Lorenzo incedibile: il capitano del Napoli, dalla scorsa primavera a oggi, ha trasformato in applausi i fischi ingenerosi ricevuti. In cinque mesi, la sua storia è passata dalle delusioni di fine stagione al trionfo personale e collettivo, culminato con la rete decisiva contro il Lecce nella nona giornata di campionato. Quel gol, segnato dopo una battaglia contro fuorigioco, VAR e difesa avversaria, ha dato al Napoli la settima vittoria in campionato e rafforzato il primato in classifica, confermando Di Lorenzo come uno dei simboli della rinascita azzurra.
Numeri e prestazioni in crescita per un capitano ritrovato
Come riportato dal Corriere dello Sport, questa stagione rappresenta per Di Lorenzo una rivincita e un traguardo: in sole nove partite ha già eguagliato il suo record di gol in Serie A con il Napoli, con le reti contro Bologna, Cagliari e Lecce. L’estate di incertezze è ormai lontana e il difensore è tornato al centro del progetto azzurro, blindando la difesa con sei “clean sheet” e continuando a fare la differenza in campo.
Una guida in campo e un simbolo per il Napoli
Oltre alle statistiche, ciò che rende Di Lorenzo unico è la sua leadership. Il capitano è diventato un punto di riferimento per i compagni, grazie alla sua costanza e alla determinazione con cui affronta ogni partita. Sta vivendo il Napoli con cuore e grinta, trascinando la squadra partita dopo partita, esprimendo pienamente il suo attaccamento alla maglia azzurra. Dalla primavera difficile all’autunno di successi, Di Lorenzo ha dimostrato di essere un pilastro imprescindibile per il Napoli, un leader capace di ispirare i compagni sia in difesa che in attacco.