Napoli, una mediana di muscoli e cervello per battere l’Atalanta

Con Gilmour, McTominay e Anguissa a dominare il centrocampo, il Napoli di Conte punta a replicare l’intensità dimostrata contro il Milan per affrontare la fisicità dell’Atalanta di Gasperini

Anguissa
Anguissa

La partita a San Siro ha messo in luce l’efficacia del centrocampo del Napoli, guidato da Billy Gilmour, Scott McTominay e André-Frank Zambo Anguissa. I tre hanno percorso insieme 37,742 chilometri, contribuendo all’equilibrio e alla forza collettiva della squadra. Gilmour, ancora una volta titolare domani contro l’Atalanta, ha dimostrato perché Conte ripone in lui piena fiducia. Lo scozzese ha preso in mano la regia del Napoli, mostrando visione di gioco e capacità di manovra, senza far rimpiangere Lobotka, ancora ai box ma prossimo al rientro. Con l’assenza dello slovacco, l’inserimento di Gilmour è stato accelerato, e la sua risposta è stata immediata e convincente.

Gilmour, McTominay e Anguissa: numeri da top player

Come sottolinea il Corriere dello Sport, nel match contro il Milan, Gilmour ha coperto 12,668 chilometri, gestendo il gioco con passaggi filtranti e tocchi di prima, dettando i tempi della manovra. McTominay, con 13,024 chilometri percorsi, è risultato davvero instancabile: costantemente presente sia in fase difensiva che offensiva, lo scozzese si è confermato un tassello insostituibile per Conte, pronto a supportare l’attacco e a proteggere il centrocampo. Anguissa, infine, ha percorso 12,05 chilometri, mettendo a segno anche l’assist per il gol di Lukaku, confermandosi l’uomo d’ordine capace di inserimenti decisivi. Con queste prestazioni, il trio di centrocampo non solo garantisce dinamismo, ma incarna la compattezza e la forza del gruppo. Domani il Napoli affronterà un’Atalanta strutturata e abituata a competere su ritmi elevati, con Gasperini che costruisce le sue squadre su fisicità e duelli. Conte, consapevole delle sfide poste dalla Dea, ha improntato il lavoro settimanale sull’intensità e sull’unità di squadra, elementi fondamentali contro avversari di alto livello. Nella conferenza stampa prepartita, l’allenatore ha sottolineato la necessità di un approccio compatto, con ogni giocatore consapevole del proprio ruolo e pronto a sacrificarsi per il gruppo.

 

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