Giovanni Simeone, Cyril Ngonge e Noah Okafor aspettano il loro momento. Tre attaccanti di valore, desiderosi di lasciare il segno, ma costretti ad attendere dietro a gerarchie ben definite. Antonio Conte li vede lavorare ogni giorno con intensità, li apprezza, ma non può garantire a tutti il minutaggio che meriterebbero. Domani contro la Lazio, complice l’infortunio di Neres, Raspadori avrà spazio dal primo minuto accanto a Lukaku, mentre il resto dell’attacco resterà in panchina, pronto a subentrare.
Come sottolinea il Corriere dello Sport, tra i giocatori in attesa, Simeone è quello con più minuti giocati finora in campionato (312’). Il suo bottino è di un gol e un assist, con l’unica presenza da titolare registrata all’esordio contro il Verona. Tuttavia, c’è un dettaglio interessante: la Lazio è la sua vittima preferita. L’attaccante argentino ha già segnato nove gol contro i biancocelesti in carriera, compreso un poker con l’Hellas Verona e una rete nell’ultima sfida di Coppa Italia a dicembre. Un segnale che potrebbe convincere Conte a concedergli qualche minuto nel secondo tempo.
Ngonge, invece, ha avuto meno spazio. Dopo essersi messo in mostra con il Verona di Marco Baroni, è arrivato a Napoli con grandi aspettative, ma finora ha collezionato solo 145 minuti in campionato, oltre alla brillante doppietta in Coppa Italia contro il Palermo. Nel mercato invernale, Lazio e Roma avevano manifestato interesse per lui, ma il belga è rimasto in azzurro, pur senza trovare continuità. L’ultima apparizione contro l’Udinese non è stata convincente, con pochi spunti e scarsa precisione nelle giocate.
Poi c’è Okafor, il più recente acquisto offensivo del Napoli. Per lui, appena tre minuti più recupero contro l’Udinese, un ingresso troppo breve per poter dimostrare il proprio valore. L’ex Milan ha lavorato intensamente negli ultimi allenamenti per recuperare condizione e farsi trovare pronto. Per lui, la seconda parte di stagione sarà cruciale, visto che a fine anno il club dovrà decidere se riscattarlo.
L’attacco del Napoli ha risorse preziose, ma il sistema di Conte e la concorrenza limitano le opportunità. Domani, all’Olimpico, potrebbe esserci spazio per uno di loro, ma il tecnico dovrà scegliere con attenzione chi far entrare in una gara delicata. Il momento di lasciare il segno arriverà, ma per ora la lista d’attesa resta lunga.
