La sconfitta del Napoli contro il Como ha acceso il dibattito sulla reale competitività della squadra di Antonio Conte. A commentare senza mezzi termini il momento degli azzurri è stato Emanuele Calaiò, che ai microfoni di Canale 21 ha espresso forti critiche sulla gestione del club e sulle prestazioni di alcuni singoli.
“Mercato insufficiente, squadra senza alternative”
Calaiò ha puntato il dito sulle scelte della società: “Mi suona strano il tweet di De Laurentiis che sottolinea il -1 dall’Inter. Avrebbe fatto meglio a parlare di Champions League, perché quello è l’obiettivo reale”. L’ex attaccante ha poi evidenziato le lacune della rosa: “A gennaio il Napoli non ha fatto mercato. Questa squadra non ha alternative: Okafor non è pronto e l’unico che può cambiare la partita è Ngonge, ma è troppo poco”.
“Il Napoli ha perso mentalità e grinta”
Secondo Calaiò, la squadra azzurra ha smarrito certezze e aggressività, rendendo più difficile affrontare anche le cosiddette “piccole”: “Oggi le squadre di bassa classifica fanno più punti, non regalano nulla. Fabregas ha inserito una punta in più per vincere, mentre il Genoa a Milano ha giocato per il pareggio. Contro il Napoli tutti danno il massimo”.
Lukaku e Anguissa nel mirino
Critiche anche per Romelu Lukaku, autore di una prestazione deludente: “O fa una grande partita o ti lascia in dieci. Contro il Como il Napoli ha giocato con un uomo in meno”. Calaiò ha sottolineato come il belga sia troppo prevedibile: “Io non ero certo alto due metri, ma attaccavo la profondità. Lui gioca sempre nello stesso modo e se non gli arriva il pallone giusto, sparisce”.
Dubbi anche su Anguissa, lontano dai suoi standard: “Se entra in campo con la paura di fare fallo, a che serve? Non è più lo stesso da un mese. Metà squadra è in calo fisico, l’altra metà sembra soffrire mentalmente”.
Il Napoli può ancora rialzarsi?
Con il campionato ancora aperto e lo scontro diretto con l’Inter alle porte, il Napoli è chiamato a reagire. Ma per Calaiò, senza un cambio di mentalità e soluzioni alternative, la lotta scudetto sembra un miraggio, mentre il vero obiettivo resta la qualificazione alla prossima Champions League.