La Juventus si avvicina al finale di stagione con un interrogativo fondamentale: confermare Thiago Motta o puntare su un nuovo allenatore? La decisione sarà presa prima del Mondiale per Club, a meno che non si verifichi un crollo tale da richiedere un intervento immediato per garantire la qualificazione alla prossima Champions League. In caso di cambio in panchina, i tre nomi più caldi per il futuro bianconero sono Antonio Conte, Gian Piero Gasperini e Roberto De Zerbi.
Nessuno di questi allenatori è attualmente libero, ma tra loro il più vicino a una separazione anticipata sembra essere Gasperini, nonostante un contratto con l’Atalanta fino al 2026. Più complessi, invece, i casi di Conte, legato al Napoli fino al 2027, e De Zerbi, che ha un accordo di lunga durata con il Marsiglia.
Conte, il ritorno che infiamma i tifosi
Come riporta La Gazzetta dello Sport, il sogno di molti tifosi juventini è Antonio Conte, che garantirebbe un ritorno alla mentalità vincente che ha caratterizzato il suo primo ciclo bianconero. L’attuale rosa della Juve sembra già strutturata per accogliere il suo stile di gioco, con la possibilità di adottare la difesa a tre e dare maggiore consistenza sulle fasce.
Rispetto al passato, Conte sembra aver maturato un approccio più pragmatico, puntando sull’ottimizzazione delle risorse a disposizione piuttosto che su richieste pressanti di mercato. Un aspetto che potrebbe agevolare il suo eventuale ritorno a Torino. Tuttavia, resta il nodo contrattuale con il Napoli e la sua attuale lotta per lo scudetto.
Gasperini, un tecnico per valorizzare i giovani
Un altro profilo seguito dalla Juventus è quello di Gian Piero Gasperini, che ha costruito un modello di gioco consolidato all’Atalanta. Il tecnico è noto per la sua capacità di valorizzare i giovani e ottimizzare gli investimenti del club, una qualità che potrebbe rivelarsi fondamentale per il progetto bianconero.
De Zerbi, un’idea per un calcio offensivo
L’ipotesi Roberto De Zerbi è più legata alla necessità di dare alla Juventus un’identità di gioco moderna e offensiva, puntando su un calcio basato sul possesso palla e sulla crescita dei giovani.
Dopo l’esperienza al Sassuolo, dove ha valorizzato talenti come Locatelli, De Zerbi ha affinato le sue capacità all’estero, dimostrando al Marsiglia di poter gestire anche giocatori di alto livello. La sua filosofia di gioco si sposerebbe con un progetto di rinnovamento, ma restano dubbi sulla sua capacità di adattarsi a una realtà in cui i risultati immediati sono fondamentali.
