Andrea Carnevale, protagonista del secondo scudetto del Napoli, è tornato a parlare del suo passato e del presente del club azzurro, intervistato da La Gazzetta dello Sport. A pochi giorni dalla sfida contro il Milan, ha ricordato un momento epico della sua carriera: il 3-0 del Napoli ai rossoneri nella stagione 1989-90, con una sua doppietta: “Guardate le formazioni di quella partita: da una parte una squadra con Maradona, dall’altra una corazzata reduce dalla vittoria della Coppa dei Campioni. Battemmo un Milan che poi sarebbe stato eletto formazione del secolo. Ognuno fece la rivoluzione a modo suo: noi con Diego, loro con Sacchi“, ha raccontato Carnevale.
Toccando l’argomento attacco, non ha nascosto l’orgoglio per aver giocato accanto a fuoriclasse assoluti: “Careca disse che noi due non avevamo concorrenti. Forse aveva ragione. Io ho avuto la fortuna di giocare con Maradona, Careca e Giordano: un attacco da sogno.“
Guardando al presente, Carnevale ritiene che il Napoli abbia ancora margini nella corsa al titolo, nonostante il pareggio con il Venezia: “Tre punti sono solo una partita. L’Inter ha la Champions da gestire, e ora anche il dubbio sulle condizioni di Lautaro. Le ultime nove giornate saranno poche ma intense.“
Secondo l’ex attaccante, la partita contro il Milan potrebbe diventare decisiva, soprattutto se dovesse verificarsi un altro rallentamento: “Conte sa come indirizzare un finale di campionato. Il calendario dopo Bologna sembra in discesa. Ha perso Kvara, ma ritrova Neres. Si può fare.“
Non manca un riferimento a una possibilità suggestiva: lo spareggio scudetto. “Il campionato finisce il 25 maggio, la finale di Champions è il 31 a Monaco. Se l’Inter ci arrivasse e ci fosse lo spareggio… immaginate che tensione e atmosfera si vivrebbero. Sarebbe un finale storico e insolito.”
Infine, gli uomini chiave del match di domenica e della volata finale secondo Carnevale: “Lukaku per il Napoli e Leao per il Milan, uno ha il gol nel sangue, l’altro talento infinito. Per la corsa scudetto, dico Thuram per l’Inter e McTominay per il Napoli. Entrambi possono influenzare i momenti decisivi con la loro fisicità.”
