Sette finali, ventuno punti e un solo obiettivo: non avere rimpianti e continuare a sognare. Il Napoli di Antonio Conte si prepara alla sfida casalinga contro l’Empoli, consapevole che ogni passo falso potrebbe compromettere definitivamente la rincorsa all’Inter. Il messaggio è chiaro: serve una vittoria per restare agganciati alla capolista e tenere viva una speranza che, per quanto aritmetica, è ancora legittima.
Domani sera al Maradona, nel consueto scenario del tutto esaurito, i partenopei tornano in campo con il tridente offensivo al completo, in un clima ritrovato che fa dimenticare le difficoltà vissute nel post-scudetto. La squadra sa che non ci sarà alcun aiuto esterno, nessun “simil-Parma” a rallentare la corsa dell’Inter, e che quindi ogni punto va guadagnato con determinazione, qualità e coraggio.
Il ritorno del tridente
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, Conte rilancia la formazione tipo, con David Neres, De Luca e Johnsen pronti a guidare l’assalto offensivo. Il tecnico chiede al brasiliano, autore di 2 gol e 6 assist, di tornare a fare la differenza e scacciare definitivamente l’ombra di Kvaratskhelia, il cui addio ha lasciato un vuoto importante sulla fascia. Neres ha dimostrato di essere decisivo nel ciclo vincente di dicembre-gennaio, e ora è chiamato a rimettere in moto la macchina del gol.
Un Maradona da dodicesimo uomo
Con quasi 50.000 tifosi attesi sugli spalti, il Napoli potrà contare sull’effetto Maradona. La squadra, reduce da una prestazione a due facce contro il Bologna – primo tempo brillante, ripresa opaca – dovrà evitare di ripetere i cali di tensione che nelle ultime settimane hanno frenato la corsa, specie nelle trasferte contro Venezia e Roma.
Il dato che preoccupa riguarda le cinque gare interne consecutive con almeno un gol subito: per tornare solidi, servirà maggiore attenzione difensiva sin dal primo minuto. Il sostegno del pubblico sarà cruciale per dare una spinta ulteriore e trasformare la pressione in energia.
Il calendario non è un nemico
Dopo l’Empoli, il Napoli affronterà Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari. Un calendario non proibitivo, ma che non ammette distrazioni. Sette vittorie sono difficili, ma già ottenute in passato in un arco di stagione (tra dicembre e gennaio), e ripetere quell’impresa può cambiare le sorti del campionato.
Le statistiche recenti (12 punti in 9 giornate) non sono entusiasmanti, ma il Napoli ha il potenziale per invertire la rotta. Conte, da leader esperto, sa che questa è una nuova ripartenza, una sorta di mini-torneo da affrontare con lo stesso spirito che ha portato il club a dominare un anno fa.
Frase chiave: Contro l’Empoli, il Napoli deve vincere per restare in corsa scudetto: Conte rilancia il tridente e chiama il Maradona a raccolta per un finale da protagonisti.
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