Il processo per la morte di Diego Armando Maradona, che vede coinvolti sette operatori sanitari accusati di negligenza, ha ricevuto una nuova e pesante testimonianza. Questa volta a parlare è Dalma Maradona, figlia dell’ex campione argentino del Napoli, che martedì scorso ha reso dichiarazioni forti contro l’equipe medica che avrebbe dovuto prendersi cura di suo padre durante il periodo finale della sua vita.

“La stanza in cui stava mio padre era disgustosa“, ha dichiarato Dalma, riferendosi alle condizioni in cui Diego si trovava prima della sua morte. La figlia di Maradona ha sottolineato l’incredibile stato di degrado in cui si trovava il suo genitore, affermando che la stanza “puzzava di urina“, aggiungendo che “nessun essere umano avrebbe dovuto trovarsi in un posto del genere“, specialmente una persona con le già precarie condizioni di salute di Diego Maradona.

Dalma ha anche raccontato come la famiglia sia stata ingannata dalle promesse di un ricovero domiciliare che, secondo quanto affermato, non si è mai concretizzato. “Ci hanno fatto credere in qualcosa che non è mai esistito”, ha dichiarato con tono rammaricato. La figlia di Maradona ha accusato l’equipe medica di aver mantenuto una “bugia” per evitare la verità, mettendo la famiglia di fronte a un inganno che ha definito “il più crudele“. La testimonianza di Dalma aggiunge un nuovo capitolo doloroso e inquietante a una vicenda che continua a sollevare dubbi sulla gestione delle cure a Maradona nelle settimane prima della sua morte.