La morte di Papa Francesco ha avuto un impatto diretto sul campionato di Serie A, costringendo la Lega a modificare il calendario delle partite. Dopo il rinvio delle gare previste ieri — ora riprogrammate per mercoledì alle 18:30 — nuove criticità si profilano all’orizzonte in vista dei funerali del pontefice, che si terranno sabato alle ore 10:00 in piazza San Pietro.
A rischio due big match: Inter-Roma e Lazio-Parma
La giornata di sabato prevede in calendario partite delicate e di cartello: Como-Genoa, Inter-Roma e Lazio-Parma. Tuttavia, la concomitanza con l’ultimo saluto a Papa Francesco potrebbe costringere la Lega a prendere nuove decisioni drastiche. Diverse società, infatti, avrebbero manifestato la volontà di non scendere in campo per permettere a giocatori e staff di partecipare simbolicamente al lutto.
Tra queste c’è la Lazio, il cui presidente Claudio Lotito ha già fatto sapere di voler garantire la presenza della squadra ai funerali. Il club biancoceleste era già rimasto contrariato dallo slittamento della gara contro il Cagliari e appare deciso a non scendere in campo sabato, a maggior ragione vista l’importanza dell’evento religioso e l’afflusso previsto nella capitale.
L’Inter frena sul rinvio: il calendario è pieno
Più cauto l’atteggiamento dell’Inter, che dovrà affrontare la Roma in una sfida chiave per le posizioni europee. Il club di Inzaghi ha poco margine per eventuali rinvii, con un calendario già congestionato e l’unica data utile per un eventuale recupero fissata al 21 maggio, a ridosso della chiusura del campionato. Un eventuale spostamento rischierebbe di compromettere la regolarità della competizione, senza contare i possibili riflessi sulla preparazione atletica e logistica dei nerazzurri.
La variabile sicurezza
Non solo questioni sportive: l’ordine pubblico rappresenta un ulteriore fattore determinante. I funerali di Papa Francesco attireranno migliaia di fedeli a Roma, impegnando massicciamente le forze dell’ordine. La contemporaneità con Lazio-Parma, in programma allo Stadio Olimpico, rischia di creare una situazione insostenibile per la gestione della sicurezza.