A 34 anni dallo scudetto del 1990, Nando De Napoli rilegge il presente azzurro con lo sguardo di chi ha vissuto gli alti e bassi di un’epoca irripetibile. Oggi come allora, il campionato sembra pronto a girarsi di nuovo, ma l’ex centrocampista napoletano non ha dubbi: “Il Napoli ha in mano il titolo. E con Conte in panchina, non lo perderà”.
Dal dramma dell’88 al trionfo del ’90
L’ex mediano della Nazionale, oggi 60enne, ha vissuto in campo la delusione del campionato 1987-88, quando il Napoli, primo a cinque giornate dalla fine, si fece superare dal Milan. Ma anche la rivincita, due anni dopo, con la “fatal Verona”per i rossoneri e il trionfo azzurro. Un parallelismo inevitabile con la stagione attuale: “Quel dolore dell’88 non è mai passato, come quello dell’Italia a Italia ’90. Ma oggi vedo un Napoli maturo, consapevole”.
Percentuali e pronostici ribaltati
“Ora il 70% è del Napoli, il 30% dell’Inter”, dice De Napoli a La Gazzetta dello Sport, convinto che la rimonta firmata Conte sia definitiva. “Dopo essere stati sotto di tre punti, trovarsi sopra di tre in una settimana è un segno. L’Inter ha anche l’impegno con il Barcellona, mentre il Napoli ha trovato la sua stabilità. Conte è riuscito a tenerli accesi: non mollerà la presa ora”.
Conte, un leader totale
Secondo De Napoli, il merito della possibile impresa va condiviso: “Conte è la garanzia. Un leader che si è impadronito dell’ambiente. Lo vedi come vive Napoli, come ha coinvolto tutti. Ma non dimentichiamo il club, che ha dimostrato in vent’anni di saper ricostruire, anche dopo errori. De Laurentiis ha fiuto, ma anche strategia: ogni stagione trova il colpo giusto, da Kvara a McTominay”.
McTominay come Bagni
Proprio sullo scozzese, De Napoli si sofferma: “È il cavallo vincente di questo Napoli. Non ha un ruolo fisso, è ovunque. Per certi versi mi ricorda Salvatore Bagni del nostro primo scudetto: uno che si inserisce, fa legna e non si tira mai indietro. Un valore aggiunto per Conte”.
Qualità e convinzione
“La rosa del Napoli non è la più forte del campionato – ammette l’ex centrocampista – ma Conte ha saputo dare convinzione e organizzazione. Ha creato un gruppo coeso, capace di affrontare le difficoltà. Il calendario non è semplice, ma è gestibile: Lecce e Parma sono insidiose, ma il Napoli ora ha solidità. E quando la squadra ci crede, tutto è possibile”.