Victor Osimhen si prepara a rifare le valigie. Dopo il prestito simbolico al Galatasaray (formalità di mercato per motivi finanziari), il centravanti nigeriano tornerà a Napoli solo di passaggio, in attesa di conoscere la destinazione definitiva del suo futuro. La Juventus sogna il grande colpo, ma senza la qualificazione alla prossima Champions League l’affare sarebbe ancor più in salita.
Giuntoli all’attacco, ma servono 90 milioni
L’uomo-mercato bianconero Cristiano Giuntoli conosce bene Osimhen, avendolo portato a Napoli nell’estate 2020. Per lui sta provando il tutto per tutto, pronto anche a sacrifici importanti pur di regalarlo a Tudor (o al nuovo tecnico bianconero) come colpo di punta per la nuova Juventus. Ma, come riporta TMW, Aurelio De Laurentiis è stato chiaro: servono 90 milioni, e i conti juventini non permettono spese simili senza la garanzia di incassi europei.
Per questo motivo, molto dipenderà dalla sfida decisiva contro il Venezia, che potrebbe valere l’accesso alla Champions League. Senza quella vetrina e i relativi introiti, la corsa a Osimhen diventerebbe praticamente proibitiva per la Juventus.
L’opzione Manchester United
Intanto, dall’Inghilterra arriva il pressing del Manchester United, che monitora con attenzione la situazione. I Red Devils stanno pensando di inserire nella trattativa Rasmus Hojlund – attaccante classe 2003 ed ex Atalanta – per abbassare il costo dell’operazione. Una formula che però non convince De Laurentiis, intenzionato a separare le due operazioni e ottenere il massimo dalla cessione di Osimhen in termini economici.
Il Napoli guarda altrove: occhi su Esposito
In casa Napoli, il casting per il post-Osimhen è già iniziato. Oltre al possibile arrivo di un attaccante dalla Premier (anche in prestito), tra i nomi seguiti c’è Francesco Pio Esposito, talento dell’Inter in prestito allo Spezia, autore di 17 reti stagionali in Serie B. Il giovane centravanti classe 2005 si sta giocando la promozione ai playoff con i liguri e potrebbe rappresentare un investimento futuribile per i partenopei, magari in sinergia con altri profili più affermati.