Napoli, ultima sfida da scudetto: Conte sceglie tra Raspadori e Neres

Venerdì contro il Cagliari Stellini in panchina al posto di Conte. Dubbi solo sull'attacco: staffetta possibile con David. A Castel Volturno preparazione blindata

Tutto si deciderà venerdì sera al Maradona, quando il Napoli affronterà il Cagliari nell’ultima e decisiva partita della stagione. Una gara che può valere lo scudetto, ma che la squadra di Antonio Conte dovrà affrontare senza il proprio allenatore in panchina. Il tecnico, squalificato dopo l’espulsione rimediata a Parma, ha lasciato le redini della gestione a Cristian Stellini, suo vice fidato.

La squadra, però, è concentrata. Il ritiro scatterà domani, con la rosa compatta a Castel Volturno per prepararsi mentalmente e tatticamente all’ultimo passo. Non ci saranno stravolgimenti: la formazione titolare è praticamente decisa, con una sola eccezione che riguarda l’attacco. Conte deve scegliere tra Jack Raspadori e David Neres, due interpreti molto diversi che possono cambiare volto all’assetto offensivo.

Il ballottaggio tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1 è ancora aperto. Se verrà confermato il primo modulo, sarà Raspadori ad affiancare Politano e Lukaku nel tridente. In caso di trequartista, si scalda Neres, ancora alla ricerca della condizione migliore ma considerato l’uomo in grado di accendere la partita con una giocata. Intanto Jonathan David migliora, ma non è ancora pronto per partire titolare: l’idea più probabile resta quella di impiegarlo nella ripresa, sfruttando la sua esplosività nei minuti finali.

Come sottolinea il Corriere dello Sport, a parte il dubbio in attacco, gli altri dieci sono gli stessi di Parma: Meret in porta; Di Lorenzo e Spinazzola sugli esterni; Rrahmani e Olivera centrali; Gilmour, Anguissa e McTominay a centrocampo; Politano sulla destra e Romelu Lukaku riferimento centrale. Il belga, autore di 13 reti, resta l’uomo più atteso per sbloccare una sfida che potrebbe essere più insidiosa del previsto, vista la leggerezza mentale con cui il Cagliari arriverà al Maradona.

In difesa, resta in dubbio il possibile recupero di tre elementi chiave: Juan Jesus, Alessandro Buongiorno e Stanislav Lobotka. Tutti e tre procedono verso il rientro, ma è difficile ipotizzare un impiego dal primo minuto. Il più lontano dalla condizione è Buongiorno, fermo da settimane e rientrato solo fugacemente contro il Torino. Juan Jesus si è infortunato contro l’Empoli, mentre Lobotka si è fermato a Genova dopo un problema muscolare maturato già nella trasferta di Lecce. Potrebbero essere convocati, ma la loro presenza in campo è al momento un’ipotesi remota.

Nonostante le assenze e le difficoltà di un’annata travagliata, il Napoli si presenta a quest’ultima partita con un’identità precisa e con la consapevolezza che il traguardo è vicino. Il lavoro tattico impostato da Conte, la crescita di alcuni interpreti e l’unità di gruppo saranno le armi decisive per chiudere al meglio un campionato che ha messo a dura prova tutti, staff tecnico e giocatori compresi.

Al Maradona si respira l’attesa delle grandi notti. La squadra entrerà in ritiro compatta, in silenzio, senza distrazioni, preparandosi ad affrontare una sfida che potrebbe riscrivere la storia recente del club. Sarà una lunga vigilia, fatta di concentrazione e tensione. Poi, toccherà al campo.

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