Jacobelli celebra De Laurentiis: “Napoli, due scudetti in tre anni sono un miracolo”

Il direttore Xavier Jacobelli elogia la gestione societaria e sportiva del presidente azzurro: “Con De Bruyne si apre una nuova era”

de laurentiis

Vincere due scudetti in tre anni non è solo un traguardo sportivo, ma un autentico miracolo firmato Aurelio De Laurentiis. Lo afferma Xavier Jacobelli, noto direttore ed editorialista, intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale, dove ha voluto sottolineare il valore della leadership del presidente partenopeo, capace di trasformare un decimo posto in un nuovo trionfo nel giro di una sola stagione.

“Un capolavoro economico e gestionale”

“Questo scudetto è eccezionale”, ha dichiarato Jacobelli, ricordando il difficile 2023 del Napoli, concluso a metà classifica. Ma il merito del successo, secondo il giornalista, non è solo tecnico, ma anche economico: la solidità dei conti del club ha permesso operazioni di alto profilo come l’arrivo di Kevin De Bruyne, top player strappato alla concorrenza internazionale.

“Senza una gestione virtuosa dei bilanci, non avresti potuto chiudere un colpo del genere”, ha evidenziato Jacobelli, sottolineando come la sola qualificazione alla Champions League porterà 60 milioni di euro nelle casse del club, aprendo così prospettive ambiziose anche sul piano europeo.

Napoli nuovo perno del calcio italiano

Il Napoli, per Jacobelli, ha già sovvertito gli equilibri del calcio italiano: la Juventus è ancora alle prese con alti e bassi, il Milan ha perso lo slancio post-scudetto 2022, mentre l’Inter – pur forte in Europa – ha mostrato crepe evidenti, specialmente dopo la sconfitta nella finale di Champions League a Monaco. Proprio in questo scenario, la continuità e il progetto tecnico-tattico degli azzurri si stanno imponendo, anche come modello gestionale per le altre società.

“Quelle immagini del lungomare partenopeo in festa hanno fatto il giro del mondo,” ha aggiunto Jacobelli, riferendosi alle celebrazioni scudetto che hanno colorato Napoli, amplificando anche il brand della società a livello internazionale.

Conte, fame di Europa e rosa profonda

L’attenzione si sposta poi su Antonio Conte, nuovo condottiero azzurro, scelto per portare il Napoli ad affrontare con ambizione le quattro competizioni in programma nella prossima stagione. Jacobelli rivela come questa fosse una delle condizioni decisive per il sì del tecnico salentino: “Conte ha accettato anche per il desiderio di sfatare il tabù internazionale e ha bisogno di una rosa profonda per riuscirci”.

Il riferimento è chiaro: l’Inter di Inzaghi, arrivata sfinita alla finale persa contro il Manchester City, è l’esempio da evitare. Per questo, la società azzurra sta lavorando per garantire a Conte un organico competitivo su tutti i fronti, dagli innesti in difesa alle alternative di qualità in attacco.

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