Il Napoli si prepara a una rivoluzione nel reparto offensivo e le prime pedine a muoversi potrebbero essere Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori. Il club campione d’Italia è già attivo sul mercato in entrata – con Lukaku confermato e Lucca vicino – ma adesso è il momento delle uscite, a partire da chi ha dato tanto, ma ha bisogno di nuovo spazio.
Giovanni Simeone si avvia verso una separazione dolce ma inevitabile. Dopo tre anni vissuti intensamente, con momenti decisivi in Champions League, due scudetti in bacheca e un legame profondo con la città, il Cholito valuta nuove opportunità. Il richiamo della Spagna è concreto: alcuni club della Liga hanno già manifestato interesse, offrendo la possibilità di tornare vicino al padre Diego, oggi tecnico dell’Atletico Madrid. Anche il Pisa si è fatto avanti, affascinato dall’idea romantica di riportare il figlio di Simeone là dove tutto ebbe inizio per il padre, negli anni Novanta.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, con l’arrivo imminente di Lucca e la presenza ingombrante di Lukaku, Simeone rischierebbe di trovare ancora meno spazio, esattamente come accaduto fin dal suo approdo da Verona. Il Napoli, con discrezione, ha già lasciato intendere che un addio potrebbe fare comodo a tutti, anche per liberare spazio e risorse in un reparto che verrà profondamente rinnovato.
Oltre al Cholito, anche Giacomo Raspadori è al centro delle valutazioni. Il jolly offensivo piace a molti, in Italia e all’estero, grazie alla sua capacità di adattarsi a più ruoli e sistemi di gioco. Raspadori può agire da punta centrale, seconda punta, esterno o anche da trequartista, qualità che lo rendono prezioso per qualsiasi allenatore. A gennaio si era fatto avanti l’Olympique Marsiglia, con Roberto De Zerbi pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Ora, in Serie A, sono diversi i club che monitorano la sua situazione, pur consapevoli dell’ostacolo economico: il cartellino ha un peso, e lo stesso vale per l’ingaggio.
Il Napoli, nel frattempo, valuta ogni opzione, forte di un progetto ambizioso che prevede una rosa ampia, con almeno due titolari per ruolo. In quest’ottica, Raspadori potrebbe restare, ma solo se ci sarà spazio reale per sfruttare le sue caratteristiche. Se dovesse arrivare un’offerta importante, il club non la respingerebbe a priori.
Tra gli altri nomi in uscita figura anche Cyrill Ngonge, arrivato a gennaio dal Verona ma mai pienamente coinvolto nel progetto tecnico. De Laurentiis non vuole registrare minusvalenze, quindi si attenderanno sviluppi concreti, ma estimatori non mancano né in Italia né all’estero.
Il mercato offensivo del Napoli entra così in una fase decisiva. Con l’inizio del ritiro alle porte, Antonio Conte vuole contare su un gruppo definito e funzionale al suo sistema di gioco. Ecco perché le prossime settimane saranno cruciali: tra addii eccellenti e nuovi innesti, la linea d’attacco del Napoli 2025 sarà molto diversa da quella dello scorso anno.