“Sveglia presto, porto Azzurra a scuola e poi vado diretto al campo di allenamento, a Castel Volturno, che è di strada. A casa ci siamo pochissimo per ritiri, partite etc, quindi quando ci sono cerco di stare coi miei figli per giocare, anche se ti portano via tante energie. E’ tosta stargli dietro e lì capisci anche la mamma che lavoro fa perché è lei che sta con loro tutto il giorno, sono fortissime”.
Comincia così l’intervista rilasciata da Giovanni Di Lorenzo ai canali ufficiali del Napoli nell’ambito del nuovo podcast “Drive&Talk“: “A fine allenamento vado a riprendere Azzurra. Stare con loro è la cosa più bella che c’è. Quando ti nasce un figlio la vita cambia, vivi più per loro che per te. Se c’è una cosa che odio di Napoli è il traffico. Però poi ti rifai gli occhi con la sua bellezza”.
Di Lorenzo ha poi raccontato di quando è diventato capitano del Napoli: “Questa fascia l’ha portata il più grande di tutti, è una responsabilità in più. Il ruolo di capitano è bello, non me lo sarei mai aspettato quando sono arrivato. Poi quell’anno lì ci sono state tante partenze, tanti sono andati via, Spalletti decise di darla a me e ho cercato da subito di rappresentare al meglio i miei compagni, lo spogliatoio e quello che sto cercando di fare anche adesso. Non hai pensieri ma devi essere pronto a tutto, devi gestire tante cose, però mi piace e spero che i miei compagni siano contenti di me, penso di sì (ride, ndr), e quando Spalletti mi ha fatto capitano la cosa più bella è stata l’approvazione dei ragazzi e anche di chi era da più tempo qui, vuol dire che mi stimano come persona”.