Conte chiama Lukaku al Napoli ma il Chelsea non scende sotto una cifra

Romelu Lukaku e Antonio Conte potrebbero riunirsi al Napoli, unendo le forze per una nuova era di successi

Le coppie celebri: quante ne volete? Nella vita, nello spettacolo, nella musica, nel calcio. Attaccanti innanzitutto, gemelli del gol come Osimhen e Kvaratskhelia, i bei ricordi del Napoli, ma ora c’è Antonio Conte, il nuovo che avanza nei meandri di una rifondazione che spazzerà via il brutto, ma anche un po’ di bello. E che magari dal passato tirerà fuori una di quelle coppie famose: categoria allenatori-giocatori. L’uno il totem dell’altro, l’uno la passione professionale dell’altro: e quella di Romelu Lukaku, centravanti con una storia inequivocabile alle spalle, è proprio lui. Il signor Antonio: “Il miglior allenatore che abbia avuto finora in carriera?”, già Romelu. Dica, faccia il nome: “Conte“.

La storia tra Conte e Lukaku è già scritta e letta. Un po’ come è facile immaginare quale attaccante il tecnico abbia inserito ai primissimi posti della lista dei candidati alla sostituzione di Osimhen, pezzo pregiato di un’asta aperta ma non ancora entrata nel vivo: Lukaku, certo. Rientrato al Chelsea dopo una stagione in prestito alla Roma, ora cerca una nuova destinazione. All’Inter, con Conte in panchina, ha segnato 64 gol tra il 2019 e il 2021. C’è un feeling speciale tra i due, c’è un rapporto diretto, ci sono contatti che la letteratura del mercato continua a raccontare anche di questi tempi: l’allenatore, dicono, avrebbe parlato con Rom anche ora, di recente, nei pressi della firma con il Napoli. E gli avrebbe parlato proprio del Napoli. Dell’ipotesi di tornare a lavorare insieme tre anni dopo l’ultima volta. Dall’altro capo del Paese. In coppia. Celebre.

Lukaku, insomma, s’è sbilanciato: a lui piace Conte più di chiunque altro. Il suo allenatore perfetto, l’uomo che più di ogni altro ha valorizzato il suo talento, lucidato i suoi muscoli, affinato il suo fiuto. La situazione contrattuale di Romelu, 31 anni compiuti il 13 maggio, è la seguente: ha un rapporto con il Chelsea fino al 2026 a 12 milioni di euro netti a stagione, cifre improponibili in Italia, tant’è che alla Roma aveva accettato 7,5 milioni. Nel suo contratto c’è una clausola rescissoria da 37,5 milioni di sterline, circa 44 milioni di euro, ma i Blues potrebbero venderlo per 20-25 milioni.

Nel corso di un’intervista rilasciata a RTL Sports, oltre a mandare segnali a Conte, Lukaku ha affrontato altri aspetti relativi al suo futuro: Nella mia testa già so cosa succederà. A molti piace parlare, forse perché non ho un agente, ma ho il controllo della situazione e quando farò una scelta la motiverò e tutti saranno d’accordo con me. Tutte le volte che sono andato via o sono rimasto da qualche parte è dipeso anche dal rapporto con il mio allenatore. È come avere una relazione con una donna. Se non c’è più sintonia, perché restare insieme?. La questione, in ottica Conte, non si pone per niente.

Lukaku ha svelato di essere stato molto vicino all’Al-Hilal un’estate fa, il club di Koulibaly e Neymar che ci ha provato e continua a provarci con Osimhen e Leao. “Per due giorni ho pensato: ma sì, ora ci vado. Poi mi dicevo: no, non vado. Avevo dubbi e un po’ di paura nonostante tutti, in quel periodo, stessero andando in Arabia. L’Arabia Saudita non mi fermerebbe: sempre più calciatori tenderanno a giocarci e arriverà a un livello molto più alto di quanto pensino in tanti”. Finale dedicato all’Anderlecht, casa, il Belgio: “Tornerò sicuramente, molto prima di quanto si possa pensare. Mi mancano mia madre e i miei figli. Ho lasciato il mio paese a diciotto anni”.

Lo scrive il Corriere dello Sport.

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