Napoli, la miglior difesa ora fa acqua: crepe evidenti nel momento decisivo

Il pareggio contro il Genoa ha evidenziato le prime difficoltà difensive del Napoli, che ora deve ritrovare compattezza in vista della trasferta decisiva contro il Parma

Il Napoli deve archiviare in fretta il deludente pareggio contro il Genoa e concentrarsi sulla trasferta di Parma, dove si giocherà gran parte delle proprie chance per mantenere il vantaggio sull’Inter e conservare il primo posto. La squadra di Antonio Conte, che riprende oggi la preparazione, ha ancora il destino nelle proprie mani, ma le crepe emerse in difesacontro i liguri hanno fatto scattare un campanello d’allarme.

Difesa sotto pressione: palle alte e assenze pesanti

Come sottolinea TMW, il Napoli, che fino a poche settimane fa vantava la miglior difesa d’Italia e d’Europa, ha mostrato per la prima volta in stagione segni di vulnerabilità. Con le assenze di Buongiorno e Juan Jesus, entrambi in dubbio anche per l’ultima giornata, Conte ha dovuto adattare Mathias Olivera al centro della difesa. Un esperimento che non ha dato i frutti sperati.

Contro il Genoa, i partenopei hanno subito due gol di testa (il primo poi trasformato in autogol di Meret) e colpito una traversa, evidenziando le difficoltà sulle palle alte. Anche nella gara precedente contro il Lecce, il Napoli aveva rischiato grosso su un altro colpo di testa.

Olivera, che in nazionale gioca da braccetto mancino, ha faticato a contenere i centimetri degli avversari, soprattutto dopo l’ingresso di Billing, inserito proprio per sfruttare le sue doti aeree. La decisione di Conte di non schierare Rafa Marin, difensore centrale di ruolo, resta un tema aperto. Ma a Parma, nella gara decisiva, è probabile che il tecnico bianconero confermi Olivera al centro, cercando di limitare i pericoli con un approccio più propositivo per tenere lontani dalla propria area i saltatori avversari come Djuric e Pellegrino.

Lobotka ko, Conte perde un altro tassello chiave

Oltre alle difficoltà difensive, il Napoli dovrà fare i conti anche con l’assenza di Stanislav Lobotka, uscito malconcio contro il Genoa. Il centrocampista slovacco era stato finora un pilastro della mediana, garantendo equilibrio e copertura alla difesa. La sua assenza priverà il Napoli di un riferimento importante nella fase di costruzione e di protezione del reparto arretrato.

Pressione massima sull’Inter

Il pareggio contro il Genoa ha cambiato anche l’approccio dell’Inter, che ora scenderà in campo contro la Lazio con la consapevolezza che un passo falso del Napoli a Parma potrebbe riaprire i giochi per il primo posto. La squadra di Inzaghi, che inizialmente sembrava intenzionata a effettuare turnover, potrebbe ora schierare più titolari per cercare di massimizzare le possibilità di successo.

La strategia di Conte per Parma

Per il Napoli, la sfida contro il Parma diventa un vero e proprio esame di maturità. Con la difesa in emergenza e l’assenza di Lobotka, Conte potrebbe optare per un assetto più aggressivo, cercando di tenere alto il baricentro e di impedire ai padroni di casa di guadagnare campo e costringere la retroguardia azzurra a difendere nella propria area.

Inoltre, sarà fondamentale gestire le situazioni su calcio piazzato, che si sono rivelate il punto debole della squadra nelle ultime due gare. Una soluzione potrebbe essere quella di potenziare la marcatura preventiva sui saltatori avversari, sfruttando la fisicità di giocatori come Rrahmani e Olivera.

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