I 5 punti focali del post Scudetto: gli errori che il Napoli non deve commettere (e non commetterà)

I 5 punti focali del post Scudetto: gli errori che il Napoli non deve commettere (e non commetterà)

de laurentiis

Si dice che sbagliando si impara e il Napoli, dopo il disastro della stagione post 3° Scudetto, adesso ha ricevuto dal destino l’opportunità di rifarsi. Ecco i 5 punti focali da non sottovalutare.

1) Un allenatore esperto e vincente

Con la permanenza di Conte, il Napoli conferma un allenatore dalla mentalità vincente, collaudato sia per il campionato italiano che per l’Europa, che sappia gestire spogliatoi di alto livello e calciatori di personalità. E che punti, magari, più al risultato che all’estetica. In tal senso, anche il nome di Massimiliano Allegri – al di là degli apprezzamenti soggettivi – sarebbe stato perfetto.

2) Un mercato di alto livello

Dopo il terzo Scudetto, arrivarono Natan, Cajuste e Lindstrom. Oggi si sono già messe le mani su De Bruyne e (forse) David. Serve un mercato che rappresenti un’inversione di tendenza rispetto allo storico del Napoli: calciatori non più giovani ma esperti, abituati a vincere, con nervi di ferro e capaci di gestire la pressione (McTominay e Lukaku sono 2 esempi lampanti dei profili che hanno garantito il salto di qualità).

3) In caso di difficoltà, fiducia all’allenatore

Qualora i risultati non dovessero essere positivi per un pezzo di stagione, tanto vale insistere con la guida tecnica in essere. Se il Napoli non avesse esonerato Rudi Garcia, in proporzione sarebbe arrivato 4° o 5°, quindi in Champions League. Cambiare tanto per non servirebbe a niente. Anche in passato, altri allenatori avevano iniziato con difficoltà e poi si sono ripresi (Sarri e Gattuso, seppur in modi diversi, sono due esempi).

4) Evitare – o contestualizzare – la cessione dei top player

Un altro caso Kvaratskhelia o una cessione pesante darebbe al Napoli la zappa sui piedi. I soldi del georgiano sono già arrivati, così come arriveranno quelli di Osimhen (che ormai non pare far più parte del progetto): il Napoli non ha bisogno di cedere i suoi big. E, se dovesse farlo, come nel caso di Lobotka, di Anguissa e del nigeriano, l’augurio è che non si vadano a rinforzare dirette concorrenti per la prossima stagione.

5) Dare più attenzione al mercato di gennaio

Il mercato di gennaio, salvo un paio di annate, da SEMPRE è un punto debole del Napoli di De Laurentiis. Servirebbe dare più incisività alla sessione invernale, specie dopo le difficoltà manifestate quest’anno.

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