Bruno Giordano compie 69 anni e regala un’analisi lucida e appassionata sul Napoli di oggi. Dalla sua Maremma, dove si gode l’estate, l’ex attaccante si sofferma sul valore della squadra di Antonio Conte e sull’impatto che potrà avere Kevin De Bruyne, il colpo che ha acceso il mercato estivo azzurro.
«De Bruyne è il calcio, è autorevolezza, è talento che diventa un fattore», afferma senza esitazioni. Per Giordano, il belga può rappresentare la chiave per fare la differenza in una rosa che, rispetto alla scorsa stagione, si è rinforzata in maniera significativa, sia nei titolari che nelle alternative. «In una squadra già competitiva, un fuoriclasse come lui può davvero cambiare le sorti di una stagione».
Su Conte Giordano non ha dubbi: «È una garanzia assoluta. I suoi metodi sono noti e chi non lo conosce imparerà in fretta. Il Napoli ha scelto bene, come ha sempre fatto con Spalletti, Sarri e Benítez». E su chi sia in vantaggio nella corsa Scudetto, Giordano ribalta la narrativa di dodici mesi fa: «Stavolta vedo il Napoli davanti all’Inter. L’anno scorso erano i nerazzurri a partire favoriti, ora gli equilibri sono cambiati».
Tra i nuovi arrivi, uno in particolare stuzzica la curiosità dell’ex attaccante: «Beukema mi incuriosisce molto. Se investi 30 milioni più bonus su un difensore, sai cosa stai comprando. A Bologna ha fatto molto bene, ora dovrà confermarsi a livelli ancora più alti».
Sul mercato ancora in corso, Giordano indica un solo ruolo da completare: «Mi sarebbe piaciuto Ndoye, lo seguo da tempo e credo che avrebbe completato alla perfezione il gruppo. Ma capisco le valutazioni fatte. Se potessi fare un ultimo innesto, cercherei un vice Di Lorenzo: con tante partite, un’alternativa è fondamentale».
La sua griglia di partenza vede Napoli e Inter in prima fila, con gli azzurri in pole, ma non mancano le sorprese: «Dietro sarà tutto da vedere, fino al 31 agosto può cambiare tutto. Mi fido del Milan, della Juventus e sono molto curioso della Lazio di Sarri, della Roma targata Gasperini e del Bologna con Italiano. Occhio anche al Como di Fabregas, che ha idee moderne. Ci aspetta una stagione divertente, intensa, piena di storie da raccontare».
