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Spalletti: “I nazionali sono rientrati bene. Formazione? Non penso di cambiare la solita”

Spalletti

Napoli, Spalletti parla in conferenza stampa

Il Napoli domani pomeriggio affronterà il Torino in casa nell’ottava giornata di campionato. Gli azzurri vogliono continuare a cavalcare l’onda dell’entusiasmo, considerando anche il prossimo tour de force. Oggi il tecnico Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, presentandosi con due rose in memoria di Mahsa Amini e Hadith Najafi, le due donne morte in Iran:

NAZIONALI – “Quando i nostri vanno in nazionale li seguiamo sempre, a qualcuno ha fatto bene giocare perché con noi ha trovato meno spazio. Giocando bene le due partite, in molti hanno dato seguito a quanto costruito finora a Napoli. Non abbiamo avuto infortuni, ho visto tutti con la testa giusta, con l’obiettivo ben messo a fuoco. Nonostante i viaggi, siamo pronti per la partita”.

CALENDARIO – “Ogni partita serve a ricordare se siamo forti o meno. Il percorso è ancora lungo, le valutazioni non sono su una singola gara ma sugli allenamenti, gli atteggiamenti corretti e la continuità. Io non ho mai visto assegnare scudetti a settembre, ma a giugno, quindi c’è ancora strada da fare”.

MILAN – “A Milano se uno capace come Pioli dice che hanno giocato una bellissima partita, con tante occasioni, io sono abbastanza d’accordo e questo dà valore al nostro successo perché il valore te lo dà il confronto con chi c’è davanti. Se si batte il Milan che ha fatto belle cose, vuol dire che le abbiamo fatte anche noi. Io dico che il talento da solo non basta mai, sono convinto di questo, bisogna essere esecutivi anche in ciò che non è nelle nostre qualità”.

ATTACCANTE – “Sia Raspadori che Simeone sono adatti a giocare contro Juric, entrambi giocheranno. Va deciso chi farà 60′ e chi 30′, poi magari quello che gioca mezz’ora determina la partita e allora va evidenziata la qualità della scelta. Il discorso su chi gioca di più o meno va affrontato nel modo giusto, per arrivare a quel discorso bisogna averli tutti in condizione, stimolati, e non è facile giocare una partita dopo mesi. Martedì giocheremo di nuovo e quindi scrivere chi è il titolare e chi no è inutile, giocheranno entrambi anche martedì. Abbiamo loro 2 per 90′ e 90′, sono due titolari”.

EQUILIBRIO – “Sono tutte squadre attrezzate. Qualcuno è più dietro, ma le squadre che hanno qualche punto in meno erano date favorite da tutti e si riprenderanno. Sono le 7 squadre che abbiamo più volte citato, possono tutte fare un campionato d’alta classifica e c’è sempre qualcuna che poi si inserisce e disturba gli equilibri, come la Fiorentina l’anno scorso. E’ presto per fare valutazioni”.

RASPADORI – “Secondo me non fa fatica a giocare da solo, non ha più vantaggio con una punta accanto, poi dipende dal tipo di gara. Quando c’è pressione alta e bisogna giocarla addosso, allora lui non ha la fisicità di Simeone o Osimhen, ma se iniziamo l’azione dal basso non conta il compagno di reparto perché sa fare tutto bene, l’abbiamo preso per quello, anche spendendo bei soldini. Jack è uno forte, ha muscolo, calcia bene, sente la porta e ha la personalità. Vuole sempre migliorare e non si fermerà alle prime soddisfazioni, è ambizioso come noi, per una squadra giovane ma che vuole vincere è fondamentale. Brava la società”.

NUOVI – “I nuovi arrivati si sono adattati subito al livello di calcio che vogliamo giocare e la classifica che vogliamo portare avanti: essere in lotta con quelle 7 fino alla fine. C’è un’alta classifica molto affollata, avversarie forti che fanno un buon calcio. Noi ci siamo adattati e stiamo portando avanti il discorso”.

FASE DI NESSUNO – “Sono fasi di partite non per le nostre qualità: noi le occasioni le sviluppiamo, le vampate di qualità le portiamo a casa, ma il Torino è un brutto cliente. Sappiamo il valore della squadra e del modo di lavorare di Juric: va dal gioco dal basso al lancio lungo del portiere, i centrocampisti sono bravi a giocare ma concedono anche l’uomo su uomo. Noi vogliamo vincere le gare difficili”.

ARBITRO – “Sono convinto che saprà farsi valere, avrà il rispetto di tutti, come accade per gli altri arbitri”.

TURNOVER – “Nominando solo Juan Jesus e Ndomblele si fa un torto agli altri, sono pronti, l’hanno fatto vedere. Tanguy sta crescendo e ci tornerà comodo per quelle caratteristiche che ci mancano in alcune fasi, lui sportella facilmente e ha grande forza fisica. Si sposta facilmente senza far nulla di particolare. Tra domani e martedì qualcosa cambierà, domani non penso di cambiare molto la formazione solita, stanno bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita”.

CONCENTRAZIONE – “I veri campioncini sono quelli con la forza mentale di sapere le tante cose che riguarda la professione. Si sta tanto insieme, i calciatori ormai ne sanno quanto me di calcio, sanno i comportamenti, le indecisioni. Non vorrei rivedere i gol sbagliati davanti al portiere perché alla lunga ti costano dei punti. Alcune squadre si chiudono e si buttano su un’unica palla in attacco, noi dobbiamo capire quale sia quella palla”.

TORINO – “Muoversi per creare spazio ed avere possibilità di ricevere negli spazi, serve una continuità di movimento oltre che una sintesi di qualità di gioco importante. Bisogna capire dove c’è lo spazio, quella è una nostra qualità e ho fiducia che lo sappiamo fare”.

 

 

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