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Sacchi incantato dal Napoli: “Azzurri sulla scia delle grandi del passato”

L’allenatore pazzo per gli azzurri: “C’è stile, c’è orgoglio, c’è spirito di appartenenza, c’è la bellezza”

Arrigo Sacchi stregato dal Napoli di Luciano Spalletti. L’allenatore campione di tutto ha concesso un’intervista a Il Mattino, in cui ha parlato degli azzurri: “Questo Napoli è uno spettacolo ed è una squadra a un passo dalla leggenda: è sulla scia delle grandi del passato, dell’Ajax di Michels, del Barcellona di Guardiola e del mio Milan degli imbattibili. Non mi stanco mai di vederlo giocare. Ma come potrei? C’è stile, c’è orgoglio, c’è spirito di appartenenza, c’è la bellezza. E c’è un allenatore che ha messo al centro di ogni cosa le idee. In un paese dove sappiamo solo essere degli approfittatori, Spalletti punta sul merito, sulla strategia e non sul tatticismo”.

“Questo Napoli è una lezione per tutti: le idee valgono più dei soldi. Quello che ha fatto De Laurentiis questa estate è qualcosa di straordinario: ha preso dei semi-sconosciuti e li ha inseriti in un progetto dove c’era una visione. Quella che manca a tanti club. E il resto lo ha messo quel genio di Luciano. Ha fatto un regalo a questi ragazzi: ha donato il gioco. È quello che esalta i singoli, quello che li fa sentire più bravi di quello che sono, li fa sentire al sicuro. Nessuno, quando c’è il gioco che ha creato Spalletti si sente solo in campo: se hai palla, hai cinque o sei soluzioni alternative, se sei in difficoltà sai che il soccorso è a portata di mano. Sa come si dice? Il gioco non si stanca mai, non va mai fuori forma e non si infortuna mai”.

“Cosa deve temere il Napoli? C’è un rischio. Quello che subentri la presunzione. Domani c’è il Liverpool che è lo specchio in cui il Napoli deve incominciare a riflettersi. Finché tutti correvano, avevano fame, si sentivano parte del collettivo, hanno dominato. Appena il singolo ha iniziato a pensare di essere più bravo del gruppo, ecco che è arrivata la frenata. Ad Anfield il Napoli può fare un altro passo in avanti, anche perché arrivare primo nel girone è un altro segnale importante di crescita. Champions? Se continua in questa maniera la semifinale è il traguardo minimo. Il Napoli di adesso è uno spettacolo di bellezza e impegno: tutti cercano di dare il meglio, è una squadra sinergica, dove c’è comunicazione. Siamo all’interiorizzazione, ovvero tutti hanno assimilato quello che dice Spalletti”.

“Kvara, Osimhen, Lobotka sono fortissimi, certo – ha terminato Sarri – ma fuori da questa organizzazione perfetta che ha dato Spalletti io non sono sicuro che sarebbero altrettanto fenomenali come lo sono adesso. È il gioco che è il grande campione in questo Napoli. E in Italia poche volte si è visto qualcosa del genere. Sarri, un po’ Gasperini e spesso Pioli sono interpreti di questa visione. Ma questo Napoli adesso è più avanti di tutti: ma davvero uno può pensare che altrove Politano o Lozano possano raggiungere il livello che stanno mostrando adesso? È l’organizzazione che ha dato Luciano che li fa esaltare”.

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