Napoli, il famoso scrittore Roberto Saviano parla di Kvara
La Serie A sta per ripartire dopo la sosta mondiale, tutte le attenzioni sono ovviamente sul Napoli, autore di un inizio scoppiettante che l’ha proiettato al primo posto della classifica a +8 sulla seconda. Una squadra che esalta tutti, non fa prigionieri, diverte ed entusiasma chi la guarda, compreso Roberto Saviano. Il noto scrittore ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato della sua voglia di ritornare allo stadio e si è soffermato a parlare di Khvicha Kvaratskhelia:
STADIO – “Vedere il Napoli e non poter andare allo stadio mi fa soffrire molto. Faccio ancora fatica a chiamarlo stadio Maradona, sono vecchio e lo chiamo San Paolo. Prima della fine della stagione però voglio andarci, devo capire come rendermi invisibile, anche perché se non dovesse vincere, alla prima volta che torno allo stadio, sarebbe malamente. Ci tornerò con la maglia di Kvaratskhelia, perché ha detto no a Putin”.
KVARA – “Mio padre è un grande appassionato e me lo segnalò prima che ci pensasse il Napoli, quando era nell’U21. Mi piace perché non ha la faccia di un calciatore, ma di uno che gioca per strada, timido come un bambino. Lui giocava in Russia e allo scoppio della guerra ha deciso di tornare a casa, perdendo le chiamate dei club tedeschi; il Napoli è stato poi bravo ad inserirsi. Per me Khvicha è uno che ha detto no a Putin, anche se non ne parla mai, ma sono sicuro che abbia ricevuto delle pressioni quando era al Rubin Kazan”.
