La squadra di Spalletti si impone con il gioco di squadra oltre che grazie alla qualità dei singoli

Napoli-Roma finisce 2-1 e il messaggio degli Azzurri è chiaro: nonostante il sostanzioso margine di vantaggio, la squadra non si vuole fermare. I partenopei vincono, non in maniera facile, ma vincono. Sull’altro fronte del campo c’è una Roma che ci crede, raggiunge la parità, ma deve alzare bandiera bianca a pochi minuti dallo scadere.

A fare la differenza è il collettivo della squadra di Spalletti, un allenatore che si può permettere di togliere il capocannoniere del campionato per mandare in campo chi la partita la risolve ovvero Simeone. Ma il successo del Napoli arriva grazie all’intero collettivo degli Azzurri: rileggendo infatti le due azioni da gol dei padroni di casa si vede sì la qualità del singolo, ma anche l’intesa che c’è fra gli elementi in campo.

L’1-0 di Osimhen è una perla sotto ogni punto di vista: Mario Rui scambia con Kvaratskhelia dopo esser riuscito a far tornare la sfera al georgiano nonostante fosse pressato da tre giallorossi, il numero 77 mette un perfetto e morbido traversone verso Osimhen che prima si aggiusta la palla con il petto, poi con la coscia e poi fulmina Rui Patricio con un bolide sotto la traversa. Il 2-1 non è una perla di questa fattura, ma rimane comunque una gran giocata che va a decidere la partita: Zielinski trova Simeone che prima manda a spasso Smalling e poi infila la palla all’incrocio dei pali.

In mezzo a queste due reti c’è anche la reazione della Roma, maggiormente brillante nella seconda frazione di gioco e capace di cogliere il provvisorio 1-1 con El Shaarawy, lesto a sfuggire alla marcatura di Lozano. Ma con un Napoli così c’è poco fare. La vetta della classifica è ampiamente meritata.