L’estremo difensore azzurro, in prestito dall’Atalanta, ha commentato il suo esordio con la maglia dei partenopei
Intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il successo sull’Atalanta, il portiere del Napoli Pierluigi Gollini ha parlato anche dei suoi primi mesi ai piedi del Vesuvio.
GOLLINI SU SE STESSO. “Ho sempre creduto nelle mie qualità, è bello giocare qui perché ti diverti. Debutto speciale proprio contro l’Atalanta, un segno del destino. Esser qui ora mi aiuta ad essere sereno”.
SUL LANCIO PER OSIMEHN. “Ci alleniamo allo stesso modo perché non c’è differenza fra titolari e chi gioca meno. Non c’è stata nessuna difficoltà”.
SU SPALLETTI. “E’ stato umano con me, l’esperienza a Firenze è stata dura e non avevo più voglia di giocare. Ho vissuto momenti difficili, avevo perso la passione, mentre a Napoli ho ritrovato me stesso. Spalletti mi ha accolto prima come uomo, poi come giocatore”.
SULLA FIORENTINA. “Mi sono sentito preso in giro, siamo pagati per allenarci al massimo e per me il calcio è la vita. Quando non sto bene mentalmente faccio fatica a esprimermi”.
SULL’ATALANTA. “Quando ero a Bergamo mi sentivo in famiglia, la stessa cosa che succede qui a Napoli”.
SU KIM. “Non lo conoscevo, ma è forte, me l’ha fatto capire subito”. E’ un ragazzo che ha tante componenti”.