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Napoli e il 29 aprile: storia di gioie immense e delusioni strazianti

Corsi e ricorsi, per una data che – nel bene e nel male – resta storica per i tifosi azzurri

Chi è originario di Napoli, sa bene che le ricorrenze sono importanti. I compleanni, gli onomastici, gli anniversari, fino alle date dei successi della propria squadra del cuore. Pezzi del passato che, a furia di menzionarli, ricordano tutti. Anche chi non si professa tifoso.

Per questo motivo, tutta Napoli – quella del tifo azzurro e non – sa bene il prossimo 29 aprile potrebbe entrare tra le queste ricorrenze. O meglio, tornare. Sì, perchè il 29 aprile di ben 33 anni fa, anno del Signore 1990, il Napoli di Diego Armando Maradona si cuciva sul petto il secondo scudetto della sua storia – dopo quello del 1987 – battendo la Lazio all’ultima giornata di campionato con gol di Marco Baroni. Agli azzurri, guidati da Alberto Bigon, sarebbe bastato anche un solo punto per tenere definitivamente a distanza il Milan.

Il destino però si sa, è strano. Sa coccolarti e poi beffarti. E allora, quel 29 aprile 1990, nella memoria dei napoletani dista appena un battito di ciglia dal 29 aprile 2018. A 28 anni esatti, il popolo azzurro vede scivolare via un terzo scudetto che sentiva già tra le mani. Una settimana prima la corazzata di Maurizio Sarri aveva battuto la Juventus al San Paolo: 1-0 firmato dall’incornata di Kalidou Koulibaly, una colpo di testa che sa di spallata agli acerrimi rivali e accelerata verso il grande obiettivo, fino a quel momento conteso alla pari giornata dopo giornata con i bianconeri.

Guai però a esultare troppo presto. Perchè quel 29 aprile del 2018, per un crudele scherzo del destino, viene archiviato come una delle giornate più nere della storia azzurra: si gioca al Franchi contro la Fiorentina e i primi minuti di quella sfida lasciano presagire un pessimo finale per il Napoli. Koulibaly, eroe appena sette giorni prima, si becca un rosso diretto al 6′ minuto, lasciando a Giovanni Simeone la possibilità di massacrare gli ospiti. A fine gara il referto del match recita tre volte il nome del Cholito, una carneficina dalla quale il Napoli non saprà più riprendersi, chiudendo il campionato a quattrodistanze dalla Juventus nonostante il bottino da 91 punti. Destino beffardo, dicevamo: oggi l’argentino veste l’azzurro e, questa volta, potrebbe ritrovarsi dalla parte giusta – dal punto di vista partenopeo – della storia. Dolore e poi gioia, odio e poi amore.

E quindi, 23 aprile 2023. Possibile “atto terzo” di questa ricorrenza dolceamara. Sarà la 32esima giornata di questo campionato, derby casalingo contro la Salernitana. Se i 19 punti di distacco dalla seconda – qualunque essa sia – dovesse restare immutato, vorrebbe dire festa scudetto davanti al proprio pubblico. Quasi una resa dei conti tra il destino e il pubblico del Maradona, dopo aver dato e poi tolto. La città è già pronta, non c’è mica bisogno di aspettare il via libera ai festeggiamenti. Via i tappi dai pennarelli rossi, c’è una data da cerchiare su quel calendario.

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