La prossima stagione potrebbe rappresentare un bivio importante per Alex Meret. Da quanto emerge, Meret dovrebbe restare al Napoli, una decisione che appare tutto sommato sensata. Ripartire da un punto fermo, con un allenatore carismatico in grado di estrapolare il meglio da ogni giocatore, sembra la strada giusta da seguire.
Nella stagione passata, Meret ha messo in scena prestazioni altalenanti, commettendo alcuni errori ma anche distinguendosi con parate cruciali. Non sarà mai un fenomeno, ma non è nemmeno la calamità che alcuni, ingenerosamente, sostengono. È un portiere solido, capace di picchi di prestazione notevoli. La storia del Napoli ha visto sia portieri migliori che peggiori di Meret.
Le alternative non ci sono
Attualmente, non ci sono molti portieri disponibili a prezzi contenuti che possano offrire più garanzie di Meret. Vicario sarebbe stato un ottimo acquisto lo scorso anno, ma ormai è andato. Di Gregorio è promesso alla Juventus, Martinez all’Inter e Provedel è praticamente intoccabile per la Lazio. Acquistare un portiere straniero ora, con la necessità di adattamento al campionato italiano, non sarebbe una mossa corretta, specialmente considerando che Caprile è pronto a fare il salto di qualità e su cui il club ha già investito.
La situazione di Meret in Nazionale riflette perfettamente la sua carriera finora: bravo ma non abbastanza per essere titolare, indipendentemente dalla concorrenza. Non è troppo giovane, ma nemmeno anziano per il calcio. Vive in un limbo, sempre vicino alla consacrazione definitiva ma mai pienamente realizzato.
Una stagione decisiva
La prossima stagione sarà determinante per il futuro di Meret. Nonostante non sia molto amato mediaticamente, merita fiducia. Continuare a puntare su di lui sembra la scelta giusta, considerando anche il contesto attuale del mercato dei portieri. Un allenatore carismatico e una squadra solida potrebbero essere la chiave per far emergere il meglio di Alex Meret, trasformando questa stagione in un nuovo trampolino di lancio per la sua carriera.
