Il Napoli sta finalmente alleggerendo la rosa, cedendo diversi giocatori considerati esuberi. Tra questi, Cheddira, Zerbin e Gaetano sono già in procinto di lasciare il club (il primo è già all’Espanyol, gli altri due sono promessi rispettivamente a Monza e Cagliari), mentre si prospetta un futuro simile anche per Folorunsho (nel mirino della Lazio). Tuttavia, c’è un elemento che suscita preoccupazione: tralasciando la vicenda dell’attaccante Victor Osimhen, che dovrebbe risolversi negli ultimi giorni di mercato, al momento il club non sta ricavando alcun profitto dalle cessioni. Tranne Gaetano, per il quale è previsto un obbligo di riscatto di 6,5 milioni di euro, tutti gli altri trasferimenti si stanno concretizzando attraverso prestiti secchi.
Gli interrogativi del Napoli sul mercato in uscita
Questa situazione solleva interrogativi significativi. Il Napoli vede realmente un futuro per questi giocatori all’interno della propria rosa? Oppure sta semplicemente cercando di utilizzarli come potenziali pedine di scambio o per future plusvalenze? O, ancora, potrebbe trattarsi di difficoltà nel vendere i calciatori a titolo definitivo in un mercato complesso come quello attuale?
Sebbene il club stia facendo acquisti mirati e di qualità in questa finestra di calciomercato, l’incapacità di monetizzare dagli esuberi rappresenta una criticità che non può essere ignorata. La strategia dei prestiti, se non supportata da un piano a lungo termine, rischia di sembrare poco efficace e lascia spazio a dubbi sulla gestione delle risorse da parte della società.