In queste ore concitate di calciomercato, la potenziale cessione di Victor Osimhen all’Al-Ahli sta assumendo i contorni di una vera e propria corsa contro il tempo. La trattativa, che potrebbe essere rappresentata come un paio di forbici aperte, vede da un lato la volontà del calciatore, e dall’altro l’accordo economico tra i club.
L’offerta araba al giocatore
Victor Osimhen ha ricevuto un’offerta faraonica dall’Al-Ahli, con un contratto che prevede un ingaggio di 30 milioni di euro all’anno per quattro stagioni. Di fronte a una proposta così allettante, il calciatore ha saggiamente deciso di aprirsi a questa possibilità. Non è difficile comprendere le ragioni di questa scelta: l’opportunità di assicurarsi un futuro economico solido è un’occasione che pochi atleti potrebbero rifiutare.
La distanza sull’accordo economico
Tuttavia, la forbice della trattativa non è ancora pronta a chiudersi. Il nodo cruciale rimane il prezzo del cartellino, che per ora appare troppo basso rispetto alle aspettative. Se il Napoli sperava di incassare una cifra compresa tra i 100 e i 130 milioni di euro, l’offerta attuale di 65 milioni sembra decisamente insufficiente. Affinché la trattativa possa concludersi positivamente, sarà necessario colmare questo divario. Un incremento di 10-15 milioni potrebbe essere la chiave per sbloccare l’operazione.
Il tempo sarà determinante
La situazione è ulteriormente complicata dal tempo che stringe. Mancano meno di 48 ore alla chiusura del calciomercato in Italia, e sebbene il mercato in Arabia Saudita chiuda il 6 ottobre, per il Napoli è prioritario alleggerire il proprio monte ingaggi il prima possibile. Questo non solo per fare cassa, ma anche per liberarsi del pesante stipendio di Osimhen, soprattutto in vista dell’arrivo di Romelu Lukaku, il cui ingaggio sarà altrettanto significativo.