Il Napoli continua a stupire con la sua terza vittoria consecutiva, un risultato che sembrava irraggiungibile dopo una stagione complicata in cui anche mettere insieme 3 vittorie di fila era un’impresa. I nove punti conquistati in quattro partite sono un ottimo bottino, soprattutto considerando la falsa partenza che aveva fatto sorgere dubbi e incertezze. Questo inizio positivo permette alla squadra di incamerare fiducia e coraggio per affrontare sfide più impegnative e proibitive.
Cagliari-Napoli, l’analisi del giorno dopo
Tuttavia, c’è una riflessione da fare: il Napoli non può basare il suo gioco esclusivamente su “palla a Lukaku“. Anche se il belga è eccezionale nel proteggere il pallone, subire colpi e far salire la squadra, limitarsi a questa soluzione sarebbe un peccato. Il Napoli possiede una qualità enorme sugli esterni e sulla trequarti, e oggi contro il Cagliari si è visto troppo spesso affidarsi a questa giocata, rischiando di diventare prevedibile. Quando gli avversari hanno il possesso, è naturale che Lukaku debba dettare la profondità, ma la sua sponda non può e non deve essere l’unica opzione offensiva della squadra.
La manovra del Napoli ha mostrato momenti di fluidità quando si sono sfruttati anche gli spazi stretti, con una combinazione di gioco che ha reso più scorrevole l’azione rispetto alle ultime partite. Spinazzola, quando in forma, ha dimostrato di essere un esterno molto pericoloso, sebbene manchi ancora di precisione nelle decisioni cruciali e nel tempismo. Lobotka, invece, si è visto spesso ammonito, segno di una transizione ancora in corso a centrocampo. In questo momento, nessuno dei cinque centrocampisti, incluso Folorunsho, può sentirsi un titolare fisso.
Nel secondo tempo, con il Cagliari che aveva tenuto bene per gran parte del match, il Napoli ha fatto valere la sua superiorità tecnica. Tuttavia, lo 0-4 finale risulta ingiusto nei confronti dei sardi, che hanno giocato quasi alla pari fino a quando il Napoli non ha saputo sfruttare le proprie occasioni e gli errori avversari. In difesa, la squadra di Conte mostra ancora troppe incertezze, con Di Lorenzo spesso sbilanciato in avanti come braccetto e Rrahmani talvolta poco deciso in situazioni delicate. Nonostante le difficoltà, invece, Meret ha confermato il suo valore con parate fondamentali.
La gara contro il Cagliari ha evidenziato come il Napoli sia ancora un cantiere aperto. È improbabile che la squadra possa dominare ogni partita o offrire sempre prestazioni convincenti. Molte gare saranno preparate in modo speculativo, aspettando il momento giusto per colpire, come avvenuto oggi, quando il Napoli ha saputo chiudere il match nel momento decisivo. Tuttavia, la fortuna ha giocato un ruolo importante.
La vittoria di Cagliari, per quanto preziosa, non deve far abbassare la guardia. Il prossimo impegno contro la Juventus sarà il vero banco di prova per questa squadra, un’occasione per capire se il Napoli può davvero competere ai massimi livelli in questa stagione o se la fiammata iniziale ha bisogno di essere alimentata con ulteriori miglioramenti. Sarà essenziale mantenere la concentrazione e affrontare ogni partita come se fosse decisiva, perché senza la giusta mentalità non si andrà lontano.