Dal 2021/2022, essere una riserva nel Napoli si è rivelato un compito particolarmente arduo. I numeri raccontano una storia di opportunità limitate per chi non è titolare fisso, posizionando il club partenopeo tra le squadre meno generose nel concedere spazio ai panchinari.
Il mestiere più difficile al mondo: la riserva del Napoli
Secondo i dati relativi alle ultime stagioni, il Napoli si colloca solo al 15° posto nella classifica delle squadre di Serie A con il maggior minutaggio concesso ai sostituti, accumulando un totale di 9.345 minuti complessivi per i calciatori subentrati. In media, ogni giocatore che entra a partita in corso ottiene appena 17,8 minuti per lasciare il segno sul match. Questa statistica sottolinea come la gestione del turnover nella squadra azzurra sia stata piuttosto contenuta rispetto ad altre squadre del campionato.
Un altro dato interessante riguarda il numero complessivo di sostituzioni effettuate dal Napoli: con 523 cambi effettuati nel periodo analizzato, la squadra si posiziona solo all’8° posto tra i club di Serie A. Di questi cambi, 47 sono stati dettati da infortuni, un numero che evidenzia come spesso le decisioni di sostituire un giocatore siano state forzate da circostanze esterne piuttosto che da una scelta tattica o gestionale.
Questi dati confermano che, per i calciatori che non fanno parte del blocco di titolari, il tempo per dimostrare il proprio valore in campo è davvero ridotto. Il Napoli, guidato da una filosofia che tende a puntare su un gruppo ristretto di giocatori chiave, sembra quindi non offrire molte occasioni alle seconde linee. Questo rende il ruolo della riserva in una squadra così ambiziosa e competitiva un compito ancora più complicato.
Le statistiche mostrano una strategia ben precisa nella gestione dei cambi e del minutaggio, probabilmente legata alla necessità di mantenere un alto livello di prestazioni durante tutta la stagione. Tuttavia, per chi ambisce a scalare le gerarchie, il margine d’azione resta piuttosto stretto. Sarà interessante vedere se nelle stagioni future questa tendenza verrà confermata o se ci sarà un’apertura maggiore verso i calciatori subentranti.