Koulibaly si racconta a Onze Mondial
Il Napoli ha chiuso in anticipo la sua stagione, raggiungendo la qualificazione alla prossima Champions League da terzi in classifica. Tra i protagonisti della stagione c’è senza dubbio Koulibaly, mancato durante la spedizione vincente in Coppa d’Africa col suo Senegal. Il centrale è già oggetto del desiderio di tante squadre e si prepara ad un’estate caldissima. Koulibaly si è raccontato ai microfoni di Onze Mundial, affrontando tanti argomenti:
NAPOLI – “Non avrei mai immaginato di restare così a lungo qui quando sono arrivato. Otto anni sono tanti, anche perché avevo offerte da diversi club ma hanno deciso di tenermi. In pochi hanno raggiunto questo obiettivo nel corso della carriera, mi gratifica”.
FUTURO – “E’ difficile lasciare Napoli: in primis c’è la volontà dei tifosi alla quale il presidente dà molta considerazione: quando non vogliono che un giocatore vada via, De Laurentiis prova ad accontentarli. Spesso, poi, il prezzo stabilito è alto per delle società e questo blocca le trattative. Io sono un ragazzo a cui non piacciono gli scontri per ottenere qualcosa. Se dovessi andare via un giorno, lo farei in modo pulito, senza litigi perché i tifosi non meritano scontri con dirigenti o presidenza. Se dovrò partire, lo farò, ma ora sto bene e tranquillo qui a Napoli. Vedremo al termine della stagione cosa succederà”.
SCUDETTO – “In campo diamo sempre tutto, cerchiamo di vincere un titolo che manca da 30 anni, ma manca ancora qualcosa. Dall’interno non riusciamo a capire cosa, dall’esterno ci aiuterebbero molto. Maradona? E’ difficile giocare in uno stadio col suo nome, mette pressioni a tutti, soprattutto perché quest’anno abbiamo fallito. Vogliamo essere all’altezza del suo nome”.
BANCHIERE – “Se non fossi diventato un calciatore avrei lavorato nel settore bancario, contabile o assicurativo. A scuola mi piaceva la matematica, ero bravo con i numeri. Il mio contratto lo negozio per bene, ma al momento non ho nulla di cui lamentarmi”.