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Bigon: “Gli anni di Napoli i migliori a livello professionale. Cavani? All’inizio i tifosi non lo accolsero benissimo. Provammo a prendere Dybala ma…”

Cavani

Bigon: “Gli anni di Napoli i migliori a livello professionale. Cavani? All’inizio i tifosi non lo accolsero benissimo. Provammo a prendere Dybala ma…”

Intervistato da Radio Marte, l’ex Direttore Sportivo del Napoli Riccardo Bigon ha parlato del suo passato in chiave azzurra.

Ecco le sue parole: “Gli anni a Napoli sono stati tra i più belli in assoluto dal punto di vista professionale. È stata una bella avventura perché era un Napoli in fase di crescita. Veramente una bellissima avventura fatta di costruzione di una squadra che veniva da una promozione ed è arrivata a fare una cavalcata incredibile in termini di patrimonio tecnico e questo ha permesso al club di reggere l’alto livello per anni. Ed è difficile da mantenere una volta raggiunto, essendo nella Serie A italiana. Il Napoli è riuscito a mantenere il posto in Champions e lottare tra le prime restando in alto, questa è stata una bella soddisfazione per me e penso una bella avventura per tutti.

Cavani a Napoli? Sì, l’ho portato io e pure con grande fatica. Il nostro preliminare di Europa League fu giocato quando venne ufficializzato il passaggio di Quagliarella alla Juventus e Cavani disputó con noi la sua prima partita. Non fu accolto benissimo dai tifosi, ma va detto pure che non mancava la tensione. È giusto che ci sia tensione in un posto come Napoli. Lui fece due gol e da lì cominciò tutto.
La modestia fa parte del mio carattere, ma anche perché credo non sia corretto andare a sbandierare giocatori presi, perché il lavoro non lo si fa da soli. Potrei citare Koulibaly e Mertens per esempio, ma non ho lavorato da solo. Io di Napoli rimango innamorato, ma noi professionisti dobbiamo fare il nostro dovere. Nella mia vita ho sempre puntato sul lavoro, sui fatti e sui risultati ottenuti.
Scudetto al Napoli? Ci spero da un po’ di anni, ci ho sperato anche quando ero lì e si poteva raggiungere in uno degli anni trascorsi. Nell’ultima stagione il Napoli poteva vincerlo. Come diceva Benitez bisogna nuotare per non morire, la capacità di reggere 10 mesi a quei ritmi lì non è facile. Penso che essere tornati in Champions League permetta al club di essere sempre ai massimi livelli del calcio europeo. Un club deve tentare di restare a quei livelli lì il più a lungo possibile. Noi ce lo abbiamo portato e quelli che lavorano adesso al Napoli lo stanno tenendo in alto.
Dybala? Incontrammo di persona Dybala in Argentina quando giocava ancora lì e lo tenevamo d’occhio, parlammo col suo agente anche e si parlava anche di cifre molto importanti per un ragazzo che aveva fatto un campionato di B, ma noi eravamo molto interessati. Non era facile prenderlo, anche perché era extracomunitario. Quando poi andò dal Palermo alla Juventus le cifre lievitarono troppo”.
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