Retroscena del primo contatto tra ADL e Spalletti
“Arriva a Napoli nel giugno 2021, dopo due anni sabbatici “pagati” dall’Inter. Ma Luciano non sta solo a curare la sua tenuta di Montaione, si aggiorna e quando lo chiama Aurelio De Laurentiis capisce che è l’occasione di rilancio. Parte a razzo con 8 vittorie consecutive nel campionato scorso, fino ad inizio aprile la sua squadra è in corsa per lo Scudetto, ma qualcosa si rompe sul più bello. E l’ottimo terzo posto col ritorno in Champions sembra quasi un brodino. E questo fa arrabbiare Luciano.
L’estate porta una rivoluzione che da buon aziendalista il tecnico non solo accetta, ma tramuta nel suo nuovo capolavoro. Torna al 4-3-3, lasciando il suo abituale 4-2-3-1 e vara una squadra spettacolare e intercambiabile. Mandando in gol tutti e riempiendo il Maradona, rimasto scettico (presenze alla mano) anche dopo il filotto di vittorie dello scorso campionato. Ora è risbocciata la passione e la gente viene allo stadio per divertirsi. Per certi versi il calcio totale di Spalletti sta educando il pubblico a gustare e godere del gesto tecnico e delle giocate di una squadra che mantiene ritmi alti, internazionali”. Lo scrive “La Gazzetta dello Sport”.