Novità per quanto riguarda l’inchiesta plusvalenze che vede indagati la Juventus e la figura di Andrea Agnelli
Il gip Ludovico ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari formulata dai pm per il presidente della Juventus Andrea Agnelli in merito all’inchiesta sulle plusvalenze e sul falso in bilancio.
Il motivo? Tutti gli indagati e l’ente sono a piena conoscenza dell’indagine nei loro confronti e la discovery pressoché totale delle contestazioni a loro mosse fa sì che i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio siano difficilmente ipotizzabili. La società in questione è una delle più importanti in ambito calcistico nazionale e internazionale. La Juventus è quotata in borsa e quindi ragionevolmente molto attenta alle conseguenze di indagini a suo carico anche solo per ragioni di opportunità e di presenza sul mercato azionario. Il pericolo di inquinamento delle prove, inoltre, non è una ipotesi da prendere in considerazione visto che complesse indagini sono state largamente effettuate acquisendo corposa documentazione.
Come noto inoltre, gli stessi indagati hanno già di fatto interrotto l’utilizzo di tale metodologia e il riscontro è che si è passati dai 126 milioni del bilancio 2019 ai 29 milioni del 2021. Lo scrive La Stampa.