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La Marca: “Assai improbabili porte chiuse al Maradona”

Spalletti

L’avvocato, esperto di diritto sportivo, analizza la situazione dopo gli scontri fra le tifoserie di Napoli e Roma

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato esperto di diritto sportivo Domenico La Marca.

SUGLI SCONTRI. “Gli scontri avvenuti tra i presunti tifosi di Napoli e Roma sono l’ennesima dimostrazione che bisogna intervenire in maniera dura nei confronti di questi soggetti che usano come pretesto le manifestazioni sportive per compiere gesti criminali che non hanno nulla a che vedere con il mondo del calcio e che danneggiano l’immagine dell’Italia e e del nostro movimento. Questi sono soggetti che in nessun modo possono essere definiti tifosi e meritano di essere allontanati dagli stadi e da qualsiasi manifestazione sportiva a vita. Mi auguro che la giustizia ordinaria ed amministrativa (per quanto riguarda i Daspo) siano perentorie e nette nel loro operato”.

SULLE PORTE CHIUSE. “Per quanto riguarda la questione porte chiuse per il Maradona mi sembra improbabile visto che l’art.6 del Codice di Giustizia Sportiva della Figc in merito alla responsabilità delle società è chiaro nell’indicare che il club risponde della violazione delle norme in materia di ordine e sicurezza per fatti accaduti prima, durante e dopo lo svolgimento della gara all’interno del proprio impianto sportivo e nelle aree esterne immediatamente adiacenti. Nello specifico caso l’art. 26 in materia di fatti violenti dei sostenitori, le società rispondono per i fatti violenti commessi in occasione della gara da uno o più dei propri sostenitori, sia all’interno dell’impianto sportivo, sia nelle aree esterne immediatamente adiacenti. La vicenda in questione è avvenuta ben lontano dal Maradona e dall’Olimpico, i soggetti in questione si sono scontrati sull’autostrada all’altezza di Arezzo e di certo non si può parlare di aree esterne immediatamente adiacenti agli stadi”.

SU NAPOLI-JUVENTUS. “È una grossa occasione per entrambe, il Napoli potrebbe con una vittoria eliminare dalla corsa scudetto la Juventus, mentre i bianconeri a loro volta riaprirebbero davvero il campionato e si troverebbero in vantaggio dal punto di vista psicologico. Mi aspetto una partita simile a quella vista al Meazza tra Napoli ed Inter, con gli azzurri che cercheranno di fare la partita sfruttando la capacità di palleggio mentre i bianconeri imposteranno l’incontro puntando sulla solidità difensiva, sfruttando gli episodi che si presenteranno nei novanta minuti. Sarà una prova del nove per entrambe le squadre: in casa Napoli per valutare se la sosta in qualche modo abbia inciso negativamente sul percorso realizzato sino a novembre, in ottica Juventus per comprendere se queste vittorie ottenute a corto muso e senza brillare dal punto di vista del gioco possono essere replicate anche con avversari di primissima fascia e soprattutto lontano dallo Stadium”.

SULLA JUVENTUS. “A prescindere dall’esito della sfida con il Napoli credo che Allegri stia facendo un lavoro egregio a Torino, ovviamente tenendo conto di tutto ciò che sta accadendo in casa Juventus. In tanti volevano l’esonero del tecnico dopo le sconfitte con il Maccabi e con il Benfica, ma Allegri è stato bravo a isolare la squadra e a trovare i correttivi tattici giusti, ottenendo 8 vittorie consecutive che hanno portato i bianconeri a giocarsi le chances di riaprire incredibilmente uno scudetto che sembrava chiuso almeno per la Juventus. Questa squadra non gioca un grande calcio ma, ad eccezione del Napoli prima della sosta, non mi sembra che in Italia ci siano delle squadre capaci di ottenere risultati e di offrire prestazioni convincenti. I bianconeri sono terribilmente efficaci e hanno dimostrato una solidità difensiva grazie al ritorno alla difesa a tre”.

SUL NAPOLI. “Non è certamente la squadra brillante di inizio stagione anche se qualche sprazzo del vecchio Napoli si è intravisto soprattutto nel primo tempo di Marassi dopo la rete di Osimhen. È evidente che il gioco di Spalletti abbia bisogno di maggiore tempo visto che si basa su meccanismi ben definiti. Inoltre, proprio in virtù della posizione di vantaggio conquistata meritatamente nella prima parte di campionato, credo che i partenopei abbiano fatto una preparazione improntata per arrivare al massimo della forma nel momento clou della stagione e pertanto è plausibile che in questo momento la compagine azzurra sia più imballata rispetto ad altre che hanno fatto una preparazione a breve termine rischiando però di ritrovarsi senza energie nel finale di stagione”.

SU KVARA. “Kvaratskhelia ha bisogno solamente di un episodio, di un gol o di una giocata decisiva per sbloccarsi e non credo che ci vorrà molto tempo per rivedere il giocatore che abbiamo ammirato nella prima parte di campionato”.

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