Il tecnico del club tedesco protagonista di una lunga intervista.
Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport trova spazio una lunga intervista a Oliver Glasner, tecnico dell’Eintrach di Francoforte nonché prossima eurorivale del Napoli. Ecco i passaggi principali:
IL GIOCO DEL NAPOLI – “Mi impressiona il suo modo di giocare, un modo anti italiano, se posso dirlo. Guardo tutti campionati più importanti, ma penso che il Napoli giochi il calcio più attivo, propositivo in Italia. Anche noi vogliamo sempre mettere pressione all’avversario. Ma anche certe volte con più attenzione: contro il Bayern o Barcellona restiamo magari più indietro ma nella nostre zone vogliamo essere sempre in superiorità sulla palla, con intensità dinamica per trovare molto velocemente la strada per la porta. E con il possesso, anche qui vedo paralleli con il Napoli, vogliamo avanzare con il gioco corto e le posizioni giuste tra le linee, per cercare di aggirare gli spazi dietro la difesa. Il Napoli cerca l’ampiezza, anche i nostri esterni la cercano o combinano rasoterra con i centrali. Riassunto: attivi e non passivi senza palla e rapide combinazioni per cercare la porta in verticale”.
I PUNTI DEBOLI DEGLI AZZURRI – “Non troppi. Ma ogni squadra ha le sue debolezze. Credo che il Napoli abbia un grande equilibrio, molti parlano dell’attacco ma loro prendono pochissimi gol, concedono pochi tiri, c’è sempre una grande protezione difensiva. Complimenti a Luciano Spalletti, ma ci sono anche spiragli. Non siamo i primi che analizzano il Napoli però il loro bilancio è impressionante. Sono pazzescamente costanti: noi abbiamo bisogno di una giornata top, ma sono convinto che possiamo creare qualche occasione da gol, a quel punto servirà l’efficacia sotto porta, chiaro”.
KVARATSKHELIA – “Dopo il sorteggio ho visto tante partite del Napoli, mi ha sorpreso che un giovane georgiano abbia così tante qualità e si è imposto così velocemente in Serie A, non è facile. Nel suo modo di giocare resta largo e poi ha un dribbling all’interno, può tirare di destro e sinistro. Ha tanta varietà, come ci successe contro Bayern o Barcellona, che hanno esterni forti nel dribbling, è importante che noi non lasciamo da soli i nostri esterni e li sosteniamo, affinché possiamo controllare le qualità di questi giocatori”
PARAGONE KVARA-KOLO MUANI – “Io paragonerei piuttosto Kolo Muani a Osimhen. Il napoletano è un po’ più robusto, ma sono entrambi molto pericolosi come centravanti, sono molto veloci, possono concludere con tutto: destro, sinistro, testa”.
PENSIERI POST SORTEGGIO – “Dopo il sorteggio ho pensato alla continuità del Napoli. In questi anni si è sempre qualificato per le coppe internazionali. Noi siamo nuovi della Champions, ma vogliamo andare ai quarti di finale. Quando però in un gruppo con Liverpool, Ajax e Rangers, che noi conosciamo dalla finale di Europa League, vinci cinque volte e passi dimostri che hai grandi qualità. Ci siamo occupati del Napoli sin dal giorno del sorteggio. Era curioso vedere cosa succedeva dopo la sosta, hanno perso con l’Inter ma dopo sono tornati con la loro continuità. Giocano quasi sempre con la stessa formazione, l’unico dubbio è Politano-Lozano, gli altri sono quasi sempre gli stessi. Penso che prenderanno il titolo, il primo dopo Maradona”.
ATMOSFERA – “Chi viene da noi sa che la temperatura fuori potrà essere fredda ma dentro lo stadio sarà bollente. Abbiamo una grande atmosfera, l’arena sarà piena, è più stretta sul campo rispetto a Napoli, non c’è la pista. E sicuramente ci sarà un Eintracht altamente motivato”.
