Intervistato da La Repubblica, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni sia sul Napoli che su altri temi.
Le dichiarazioni principali del patron azzurro
Innanzitutto, il patron azzurro ha parlato dei big della squadra e di Spalletti: “La garanzia del successo? Non solo Osimhen e Kvaratskhelia ma tutti gli altri. Il capitano Di Lorenzo è un uomo straordinario, educatissimo, su cui si può sempre contare. Spalletti è un condottiero e un grande affabulatore, tutti dovrebbero studiarlo e c’è sempre da imparare da lui. Tenerli a Napoli? Non solo: voglio aggiungerne altri. Mi piacerebbe avere un americano perché anche se il campionato vale poco ci sono grandissimo giocatori. E poi anche un giapponese. Ma non vorrei mandare via nessuno dei nostri”.
De Laurentiis ha parlato anche della sua visione delle competizioni europee: “Una coppa con le migliori squadre dei campionati? Ho messo la cosa un po’ da parte, se no si arrabbiano tutti. Bisognerebbe portare sul tavolo 10 miliardi. Avevo proposto un campionato per le 25 federazioni minori e uno per i Paesi più importanti. Nazionali? Quando leggo le convocazioni sto male perché i C.T. chiamano sempre i più vecchi, avendo paura di sbagliare”.
Il presidente azzurro ha parlato anche del tema degli stadi in Italia: “Qui abbiamo un grande problema con gli impianti, perché a parte poche eccezioni sono davvero obsoleti. A Roma e a Napoli la partita si vede male perché c’è la pista d’atletica. Peraltro io allo stadio celebrerei matrimoni e prime comunioni, basterebbe montare un altare benedetto. Tifoso virtuale da conquistare? Sì e dobbiamo anche contrastare la pirateria, che in 8 anni ci ha portato via milioni di abbonati. Il Ministro dell’Istruzione dovrebbe immaginare un paio di lezioni al mese da un’ora in cui lo Spalletti o l’Ancelotti di turno raccontano agli studenti cosa significa una partita di calcio, dal modulo ai ruoli. Sono convinto che questa cosa farebbe riavvicinare tantissimi giovani al calcio”.