L’ex head of operation del club azzurro parla per la prima volta dopo l’addio
Alessandro Formisano, ex head of operation del Napoli che ha dato il suo addio al club azzurro a fine stagione, è stato intervistato dal Mattino: “Prima ancora che una squadra ed un’azienda, il Napoli è una entità metafisica che appartiene a tutti coloro che la amano e la sostengono con tutta la propria passione e ciò rappresenta il vero valore aggiunto. Lavorare in questo contesto è stato sfidante, appassionante, altamente formativo, sempre molto intenso”.
“Sin dal primo giorno, mi sono dato l’obiettivo di trasferire i dogmi del lusso, focalizzando il lavoro su tre macro-aree in cui ho maggiormente lavorato: le operations, i ricavi e il marketing in senso stretto. Sul piano delle operations abbiamo raggiunto un livello di efficienza e sicurezza percepita all’interno dello stadio che è motivo di grande orgoglio: il Maradona è un posto dove le famiglie possono trascorrere ore in totale sicurezza. E sul piano dei ricavi abbiamo ottenuto un consenso in termini di percezione di valore e di reputazione da parte dei consumatori, che ha reso possibile portare avanti tantissime scelte, anche fuori dagli schemi abituali del calcio, e di cogliere talvolta risultati inaspettati”.
“Secondo gli ultimi dati di Brand Finance, quello del Napoli è uno dei valori di marca sportivi cresciuti di più negli ultimi anni: 275% dal 2011 ad oggi, raggiungendo quasi 180 milioni di euro solo in termini di valore del trademark. È questo, senza dubbio, uno dei risultati più importanti raggiunti anche attraverso la gestione coordinata delle operazioni e del marketing. Il Calcio Napoli è stata tra le prime società a intuire la necessità di mettere insieme le operations e il marketing”.
“Perchè ho lasciato il Napoli? Sì è chiuso un ciclo. E tutti abbiamo voglia di nuove sfide magari anche in altri settori, non solo nel calcio”.