Braccio di ferro tra le parti per la clausola da 3 milioni di euro. Diplomazie al lavoro
Luciano Spalletti è il nome caldo per raccogliere l’eredità lasciata da Roberto Mancini fresco di dimissioni dal ruolo di ct della Nazionale. La Federcalcio, però, dovrebbe pagare quasi tre milioni di euro al Napoli per la famosa clausola che sta che lega ancora il tecnico toscano al club azzurro.
Italia-Napoli: braccio di ferro per Spalletti
La clausola aveva lo scopo di evitare che il Napoli si ritrovasse Spalletti come avversario, ma nessuno pensava alla Nazione. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, su questa atipicità poggiano la fiducia e le strategie del presidente federale, Gabriele Gravina: l’Italia non è un club, non giocherà contro il Napoli, perciò viene meno il regime di “concorrenzialità” e quindi il senso stesso della clausola. Sicuramente i rapporti tesi tra Aurelio De Laurentiis e Spalletti non facilitano le cose. Gravina non intende dare un euro al presidente campano che, dal canto suo, ha ribadito con fermezza il fatto di volere tutti i soldi che gli spettano. Anche oggi la Federcalcio lavorerà di diplomazia per arrivare a una soluzione di buon senso, ma non tratterà a oltranza. Gravina vuole arrivare a una decisione definitiva da annunciare già domani, al massimo entro il weekend e la scelta sarà quella di Luciano Spalletti.
